29 settembre 1911: Inizia la Guerra italo-turca

(di Marina Militare)
29/09/15

Nelle prime ore del pomeriggio l’ambasciatore italiano a Costantinopoli, marchese Camillo Garroni Carbonara, presenta la dichiarazione di guerra al governo ottomano. Ora di inizio delle ostilità: 17.00.

Sono dichiarati sul piede di guerra:

- il personale della Marina imbarcato sulle unità destinate a compiere operazioni attinenti all’occupazione della Tripolitania e Cirenaica;

- il personale della Marina imbarcato che eventualmente sbarcasse sui territori dello Stato nemico per ragioni di guerra;

- il personale della Marina imbarcato sia per servizio, sia di passaggio su navi noleggiate dallo Stato per gli scopi dell’occupazione;

- a decorrere dal giorno di imbarco le truppe del R. Esercito che fanno parte del Corpo di spedizione e il prersonale delle medesime addetto.

- Nelle prime ore del pomeriggio due torpediniere ottomane, Tocat e Antalia, cercano, in successione, di uscire da Prevesa, subito intercettate dai cacciatorpediniere Alpino (foto), Carabiniere, Espero della 3aSquadriglia (comandante, capitano di fregata Italo Ricci) in pattugliamento lungo le coste albanesi. La torpediniera Tocat apre per prima il fuoco ma colpita dal tiro dei cacciatorpediniere, inverte la rotta e dirige per il rientro inseguita dal Carabiniere che continua il fuoco colpendola ripetutamente; l’unità turca si porta ad incagliare sulla spiaggia a N di Punta Mitica in preda alle fiamme e viene abbandonata dall’equipaggio. L’altra unità nemica, l’Antalia, colpita più volte, inverte la rotta, rientra in porto priva di governo e anch’essa incaglia andando perduta.

- Il cacciatorpediniere Alpino (comandante, capitano di fregata Giuseppe Bertetti) in pattugliamento lungo la costa albanese,  ferma nel tardo pomeriggio e ispeziona il piroscafo di bandiera britannicaNewa con equipaggio greco; sono trovati armi, munizioni, granaglie oltre a militari turchi (cinque ufficiali e 172 soldati). Preso sotto scorta dallo stesso Alpino, il piroscafo sarà portato a Taranto.

- In esecuzione del piano per la presa di Tripoli, i cacciatorpediniere Lanciere (comandante, capitano di fregata Nicola Tangari) e Garibaldino (comandante, capitano di corvetta Roberto Andrioli Stagno) protetti dall’incrociatore torpediniere Coatit (comandante, capitano di fregata Giuseppe Mortola) eseguono una ricognizione ravvicinata della spiaggia di Argub a E della città  dove è previsto lo sbarco delle truppe del Corpo di Spedizione.

- Le unità della 2a Divisione Navale del contrammiraglio Thaon di Revel (Garibaldi, Varese, Ferruccio,Marco Polo, Coatit e Minerva) evacuano i cittadini italiani da Tripoli.