Bruxelles: Pinotti alla riunione del Consiglio Affari Esteri-Difesa dell’UE

(di Stato Maggiore Difesa)
17/11/15

“Per sconfiggere il terrorismo è necessario ragionare con lucidità su tutti gli strumenti da mettere in campo. Ma è certo che se li mettiamo in campo uniti, questi strumenti saranno più forti”.

Ad affermarlo il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, questa mattina all'arrivo al Consiglio Affari Esteri (CAE) - Difesa dell’UE, presieduto dall’Alto rappresentante per la politica estera UE Federica Mogherini, dedicato  alle nuove iniziative in ambito difesa, al rafforzamento della capacity building a sostegno della sicurezza e dello sviluppo, alle operazioni di politica di sicurezza e difesa comune.

Al centro della discussione, la richiesta del presidente francese Hollande di attivare la clausola di difesa collettiva prevista da Trattato di Lisbona.

La richiesta della Francia di applicare una clausola di solidarietà - ha commentato in proposito il ministro - è un riconoscimento importante per il ruolo dell’Europa.

Noi - ha aggiunto - ci sentiamo tutti uniti con la Francia, perché pensiamo che l'attacco a Parigi sia stato un attacco al cuore dell' Europa. I nostri figli si sentono cittadini d' Europa e quello che è successo a Parigi è sentito da loro come se fosse successo nella loro capitale.

L'Italia ha assicurato alla Francia la massima disponibilità rispetto alla collaborazione del nostro Paese, ha spiegato il ministro che in merito all’impegno italiano nella lotta al terrorismo ha aggiunto: sul piano militare l'Italia fa già molto perché siamo tra i primi Contingenti in Iraq per la lotta all'Isis ma è disponibile a dare anche altre forme di sostegno. Nessun intervento in Siria, ma non è escludo il rafforzamento dell'intervento in Iraq: mentre i numeri previsti per la nostra missione dal decreto precedente erano attorno alle 500 persone - ha detto il ministro - il decreto che in questo momento è in discussione al Parlamento ne prevede 750.

E' chiaro - ha specificato - che la lotta al terrorismo non si gioca soltanto con lo strumento militare. C'è il tema della propaganda sul web, quello dei finanziamenti, quello delle indagini e dell' intelligence. Quindi ritengo che le possibilità per collaborare maggiormente possano essere molte.

Venerdì - ha continuato - c'è una  importante riunione dei ministri degli Interni e quella sarà una nuova puntata dove alcune delle cose che possono servire verranno messe a punto.

Noi sappiamo - ha concluso - che la lotta al terrorismo avrà tempi lunghi e quindi dobbiamo lavorarci con estrema attenzione, mettendo a fuoco gli strumenti necessari e coordinando tutti gli interventi. Credo però che il messaggio più forte di questa mattina sia  stata la disponibilità di tutti i 28 Paesi a dare un sostegno bilaterale sulla base di quelle che saranno le necessità.

Nel suo discorso davanti al CAE il ministro ha affermato che l’Italia sostiene la collaborazione tra Unione Europea e Nato, ed ha ricordato l’impegno nazionale nel campo dell’addestramento delle Forze di sicurezza dei Paesi caratterizzati da crisi: Forze di sicurezza alle quali, dopo l’addestramento, è necessario  fornire il giusto equipaggiamento.

Intervenendo al Comitato Direttivo dell’EDA, il ministro ha spiegato che è essenziale, per garantire l’autonomia strategica dell’Europa, lavorare affinché l’industria delle difesa sia autonoma.

Altrettando importante proseguire nel campo della ricerca duale, per la quale è auspicabile una forte collaborazione tra EDA e Commissione UE.

A margine, la firma, con l’omologo olandese,  Jeanine Hennis-Plasschaert, del Memorandum of Understanding per la cooperazione tra l’Aeronautica Militare e la Royal Netherlands Air Force (RNAF) e un breve incontro con il ministro della Difesa irlandese, Simon Coveney.