Libano: Caschi Blu a sostegno dell'ambiente

(di Stato Maggiore Difesa)
26/10/20

​Con la donazione di 3.670 contenitori per rifiuti solidi urbani a nove comuni delle Unioni delle municipalità di Tiro, Bint Jbeil e Tibnin, si è concluso oggi un importante progetto del contingente italiano in Libano finalizzato al miglioramento delle condizioni igienico sanitarie dei villaggi presenti nell’area di responsabilità di UNIFIL, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nella regione meridionale del paese.

In Libano, l’assenza di una legislazione ambientale e di un piano sostenibile di gestione dei rifiuti causa da anni il proliferare di diverse forme di inquinamento tra le quali l’accumulo indiscriminato di rifiuti in discariche abusive.

La consegna dei bidoni rappresenta l’ultimo passo di un cammino iniziato nei primi mesi di mandato della brigata "Sassari"al comando del settore Ovest di UNIFIL, preceduto da una campagna informativa e di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali che negli anni i Caschi Blu italiani hanno condotto nelle scuole e nelle municipalità locali, ponendo particolare attenzione alla salvaguardia della salute dei cittadini attraverso la buona pratica della raccolta differenziata, il primo passo per consentire ai materiali raccolti di rientrare all’interno del ciclo economico e produttivo secondo i principi dell’economia circolare.

Iniziative simili, molto apprezzate dalle autorità libanesi e realizzate con fondi del Ministero della Difesa, sono state coordinate dagli specialisti della cooperazione civile-militare del contingente italiano e hanno riguardato progetti relativi alla raccolta, al trasporto e al trattamento dei rifiuti (smaltimento o riciclaggio) fino al riutilizzo dei materiali di scarto per la riduzione degli effetti sulla salute dell’uomo e dell’impatto sull’ambiente, implementando un piano di lavori già consolidato come la realizzazione di impianti di compostaggio, la donazione di compattatori e di mezzi per la raccolta e il trasporto dei rifiuti negli impianti di smaltimento e, non ultimo,l’impiego di team CBRN (Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare) specializzati in attività di rilevamento e campionatura di potenziali fonti di inquinamento.