Le festività non interrompono il supporto dei Predator

31/12/14

Una nuova alba illumina le pianure sconfinate del Corno d’Africa, un nuovo giorno si appresta a cominciare per il personale italiano impegnato nel teatro gibutiano; sullo sfondo, un velivolo senza pilota “Predator” dell’Aeronautica Militare stacca le ruote dalla pista e prende quota, pronto a svolgere un nuovo volo operativo sotto l’egida dell’Unione Europea.

Ancora una volta, l’equipaggio di volo e tutto il personale tecnico di supporto, impiegherà al meglio l’avionica del velivolo e la tecnologia dei sensori per garantire la sicurezza delle acque del golfo di Aden.

Da oltre quattro mesi e con più di 200 ore di volo all’attivo, i velivoli MQ-1C “Predator” del Task Group Atlante di stanza nel piccolo Stato di Gibuti, partecipano con pregiate missioni di Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione (ISR) all’operazione europea Atalanta, volta a contrastare il fenomeno della pirateria moderna ai danni delle navi mercantili in transito nelle acque prospicenti le coste somale.

Alla regia di tali missioni, uomini e donne dell’Aeronautica Militare operano con l’orgoglio di chi sa di essere parte di un sistema determinante nel contrasto alle nuove forme di minaccia. Sono specialisti dei più disparati ambiti che lavorano fianco a fianco uniti da un obiettivo comune: piloti, operatori di sensori, supervisori della missione, analisti d’immagini, avionici, meccanici, esperti di telecomunicazioni; ma anche padri, mogli, figli, che trascorreranno queste festività lontano dalla Patria e dagli affetti personali per contribuire alla stabilizzazione di quest’area di crisi.

La vicinanza dei vertici militari e politici, il supporto dei cittadini italiani ed il forte spirito di gruppo che caratterizza la situazione dei militari impegnati in operazioni all’estero, rinforzano la motivazione del personale e contribuiscono a rendere più sereno questo periodo di festa passato lontano dai cari.

Fonte: Ministero della Difesa