Golfo di Guinea nave Martinengo in esercitazione con la Marina nigeriana

(di Marina Militare)
30/11/20

Anche una minaccia regionale, come la pirateria in Golfo di Guinea, può avere ripercussioni a livello globale, ed è questo il principio alla base della presenza di Nave Martinengo in questa regione, l’area al giorno d’oggi maggiormente interessata dal fenomeno. Affinché l’opera di contrasto alla pirateria abbia risultati concreti e duraturi è tuttavia essenziale la collaborazione con i Paesi che affacciano sul golfo. Per questo motivo, oltre all’attività di contrasto in mare, di cui Nave Martinengo è stata protagonista nelle scorse settimane, è fondamentale instaurare solidi rapporti con le Marine regionali e contribuire al loro addestramento. Con queste finalità, quindi, nell’ambito della missione di Nave Martinengo in Golfo di Guinea, è stato organizzato un evento addestrativo congiunto con la Marina nigeriana, la più sviluppata della regione e l’unica in grado di poter esprimere capacità di intervento a grande distanza dalla costa. All’esercitazione, sviluppata su 3 giorni, hanno preso parte 4 unità da pattugliamento del dipartimento marittimo occidentale con sede a Lagos.

Nel corso dell’attività sono state effettuate numerose manovre ravvicinate in formazione tra le unità, esercitazioni di comunicazione, anche a lampi di luce, e diversi scenari di maritime security incentrati sul contrasto al fenomeno della pirateria, sia contro le unità mercantili sia contro le installazioni petrolifere off-shore. Nel corso di queste esercitazioni le unità nigeriane hanno impiegato i propri boarding team che hanno condotto le manovre di abbordaggio sotto la competente supervisione del Boarding Team Opposed della brigata marina San Marco imbarcato sulla fregata italiana.

In uno di questi scenari di esercitazione è stata anche coinvolta un’installazione petrolifera off-shore gestita da ENI Nigeria che, a seguito di un’informativa su un possibile attacco inviata da Nave Martinengo, ha attivato le proprie procedure di sicurezza interna al fine di verificarne l’efficacia.

L’ultimo giorno di attività, Nave Martinengo ha accompagnato i quattro pattugliatori nigeriani alle porte di Lagos, dove ad attenderla era presente un’ulteriore unità con a bordo l’addetto per la Difesa in Nigeria e rappresentanti della stampa locale. L’attività si è quindi conclusa con la tradizionale ma significativa resa degli onori tra le unità partecipanti.