Bosnia: commemorato: l'equipaggio del LYRA 34

(di Stato Maggiore Difesa)
07/09/20

Nella mattinata del 3 settembre alle pendici del Monte Zec, nei pressi della località di Fojnica, si è svolta la cerimonia di commemorazione dei Caduti del G-222  “Lyra 34” della 46ª Aerobrigata dell’Aeronautica Militare abbattuto da due missili terra-aria il 3 settembre 1992, nei cieli della ex Jugoslavia, mentre trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione civile durante l’assedio di Sarajevo.

L'evento ha reso omaggio ai quattro membri dell’equipaggio: Marco Betti, Marco Rigliaco, Giuseppe Buttaglieri e Giuliano Velardi, che nel tragico evento persero la vita e decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La cerimonia è stata presieduta dall'ambasciatore d'Italia a Sarajevo, Nicola Minasi, alla presenza del comandante di EUFOR ALTHEA, generale Reinhard Trischak, il vice comandante del NATO HQ Sarajevo, colonnello Henriksen, personale militare italiano che opera presso il Comando della Missione EUFOR ALTHEA e presso il NATO HQ di Sarajevo, il nunzio apostolico Arcivescovo Luigi Pezzuto.

Nel suo intervento, l'ambasciatore Minasi ha auspicato che il sacrificio dei militari italiani, così come di tutti gli altri Paesi che hanno offerto aiuto e assistenza al Paese in quei tragici anni, sia l’esempio su cui fondare un futuro migliore per la Bosnia-Erzegovina, ricordando inoltre come il sacrificio dei quattro militari sia testimone dell'impegno delle Forze Armate italiane, in collaborazione con le autorità locali, a favore del mantenimento della pace in Bosnia.

L’iscrizione, incisa sulla lapide deposta in loro memoria nei pressi del luogo dell’impatto, recita: “Caduti perché vivano gli altri" e, trascritto anche in lingua bosniaca-croata e serba: “...La 46ª Brigata Aerea, nel solco di un’eroica tradizione di guerra e pace, consacrata dal sacrificio degli equipaggi caduti nell’adempimento del dovere, ha scritto pagine di storia che costituiscono glorioso patrimonio di virtù militari che hanno dato lustro e prestigio alle Forze Armate e all’Aeronautica Militare e all’Italia”.

La cerimonia si è conclusa con la lettura della Preghiera dell’Aviatore.