Ultimo ammaina bandiera di Nave Scirocco

(di Marina Militare)
21/02/20

Si è svolta al tramonto, così come vuole la tradizione, presso la banchina Scali/Molo Balilla all’interno della base navale di La Spezia, la cerimonia dell'ultimo ammaina bandiera di Nave Scirocco. La fregata antisommergibile, quarta unità della classe Maestrale, o “venti", ha ultimato la sua vita operativa, dimostrando nei suoi circa 37 anni di attività la sua grande flessibilità: dalle missioni Nato in Mar Mediterraneo, alle operazioni in difesa della libertà della navigazione nel Golfo Persico, solcando l’Oceano Indiano e il Corno d’Africa per attività di contrasto alla pirateria, le acque somale per missioni di supporto alla pace e ancora il Mar Adriatico per attività di sorveglianza e contrasto all’immigrazione clandestina. Con un complessivo di 737.898 miglia nautiche percorse e circa 70 mila ore di navigazione, negli ultimi anni Nave Scirocco è stata una delle principali unità fortemente impegnate nel soccorso ai migranti provenienti dalle coste nord africane, all’interno del meglio noto dispositivo “Mare Nostrum”, strappando da morte certa migliaia di naufraghi.

A traghettare Nave Scirocco verso la sua ultima meta, affidando quindi la bandiera di combattimento nelle mani del capo di stato maggiore, è stato il capitano di fregata Gianluigi Baroncelli. “Quando venne varata, nel lontano 1982 - ha dichiarato il comandante Baroncelli durante la cerimonia -  Nave Scirocco rappresentava il vanto della cantieristica militare italiana. Ciò ha consentito di avere una nave perfettamente attrezzata per operare in ogni contesto, costituendo l’antesignano delle moderne fregate di cui la Marina Militare si è dotata, in un simbolico passaggio di consegne fra diverse generazioni”. Ed è proprio rivolgendosi agli ufficiali e i marinai che negli anni si sono avvicendati a bordo, che l’ultimo comandante di Nave Scirocco ha concluso il suo intervento sottolineando come questo momento “non dev’essere vissuto con tristezza o malinconia, ma con immenso orgoglio per ciò che ha rappresentato Nave Scirocco e per quanto fatto dai suoi Equipaggi, per la Marina Militare e per la nostra Nazione”.

A presiedere l’emozionante cerimonia il capo di stato maggiore, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, che nel corso del suo intervento ha dichiarato: “La cerimonia dell'ammaina bandiera rappresenta un momento particolare per noi marinai, soprattutto quando andiamo per mare, in quanto rinnoviamo quotidianamente il giuramento prestato. Nave Scirocco ha rappresentato l'ossatura della Marina Militare grazie alle tante missioni svolte, diventando ambasciatore nel mondo dell'eccellenza tecnologica italiana e svolgendo un fondamentale ruolo di diplomazia navale. Un particolare pensiero è rivolto al mio compagno di corso il comandante Pino Porcelli, venuto a mancare durante il suo periodo di comando su nave Scirocco mentre assieme all'equipaggio svolgeva un'esercitazione NATO a est di Gibilterra".

Con la cancellazione dai ruoli di Nave Scirocco, continua quindi il processo di ridimensionamento della flotta della Marina Militare.

Con la consegna al capo di stato maggiore della Marina, la bandiera di combattimento di Nave Scirocco sarà ora trasferita a Roma per essere conservata nel Sacrario delle bandiere delle Forze Armate, all'interno dell'Altare della Patria.