Ritrovamento reperto preistorico presso il quartier generale Marina Santa Rosa – Roma

(di Marina Militare)
24/01/23

Dopo un sonno durato circa mezzo milione di anni, è tornato alla luce un reperto paleontologico tra il terreno argilloso del quartier generale Marina di Santa Rosa, base operativa che ospita il comando in capo della squadra navale e la centrale operativa multidominio Marina.

L’importante ritrovamento è avvenuto giovedì 12 gennaio 2023, durante un controllo di sicurezza di routine dove, il vice comandante della base, capitano di fregata Mauro Felice Ciccolella, ha notato all’interno di una fiancata collinare sita in un’rea denominata "Valle dei Cannoni", una cavità formatasi naturalmente dal cedimento del terreno sovrastante. All’interno di essa affiorava una sezione di materiale a prima vista di consistenza lignea, affiancata da un oggetto di colore scuro. Accompagnato dal sottocapo Di Gloria, conduttore delle unità cinofile presso la base, il cf Ciccolella ha ripulito la zona intorno il reperto che aveva una forma ed una consistenza riconducibile a una zanna alla quale era attaccato un simil-osso. Incuriosito quindi dal ritrovamento e al fine di comprenderne meglio l’origine, ha inviato la segnalazione alla soprintendenza Romana, tramite il comandante della base, capitano di vascello Giuseppe Radicchio.

Venerdì 20 gennaio 2023 è intervenuta la dottoressa Pardi, responsabile tutela archeologica Municipio Roma XIV, accompagnata dalla dottoressa Baroni e dal paleontologo dottor Eugenio Cerilli.

Il dottor Cerilli ha descritto il reperto come una porzione di zanna di proboscidato. In particolare secondo il paleontologo la datazione del reperto potrebbe essere di circa mezzo milione di anni fa e potrebbe essere ricondotto a due tipologie di antichi animali preistorici, l’elefante antico (Paleoloxodon antiquus) oppure il mammuth delle steppe (Mammuthus trogontherii).

Inoltre sul sito è stata rinvenuta una vertebra, divisa in due porzioni, che al momento è stata consegnata al paleontologo che sta procedendo alla riunione dei due pezzi.

La suddetta vertebra verrà riconsegnata al comando che potrà esporla nella sala storica del QGM intitolata al "Maggiore Alfio Brandimarte", allo scopo di dare lustro e degna collocazione all’importante e storico ritrovamento. La soprintendenza, a seguito del sopralluogo effettuato, fornirà le corrette prescrizioni da adottare per conservare il reperto.