Riportato a nuova luce il Maschio del Castello Aragonese di Taranto

(di Marina Militare)
02/07/20

L’1 luglio 2020, nella Piazza d’armi del Castello Aragonese di Taranto, alla presenza del comandante marittimo sud, l’ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello, il curatore del castello per la Marina, ammiraglio Francesco Ricci, l’architetto dott. Carmelo Di Fonzo intervenuto in rappresentanza della Soprintendente archeologia, belle arti e paesaggio della provincia di Brindisi, Lecce e Taranto nonché referente per Taranto e la prof.ssa Rosy Sallustio, coniuge dell’ammiraglio Ricci nel ruolo di madrina, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del Maschio del castello.

Dopo circa due anni di impegnativi e delicati lavori di restauro, divenuti ancora più complessi nell’ultimo periodo a causa dell’emergenza COVID-19, ed eseguiti interamente dal personale militare e civile del comando marittimo sud, lo splendore del Maschio è emerso dopo la rimozione accurata dell’intonaco che per secoli lo aveva nascosto e portando alla luce porte e finestre sconosciute con caratteristiche decorazioni a rosetta a punta di diamante risalenti probabilmente al periodo svevo angioino o normanno del XII-XIII sec.

"È un segnale di grande speranza che spero sia di buon auspicio e ci porti quanto prima a una vita normale; le visite oggi riprendono dopo il periodo di chiusura imposta dall’emergenza sanitaria ottemperando alle misure igienico sanitarie, con gruppi piccoli e muniti di mascherine. Abbiamo voluto riaprire alle visite proprio il giorno dell’inaugurazione del Maschio al termine di circa due anni di lavori di restauro svolti interamente da personale della Marina che restituisce a tutti i visitatori questo parte importante del maniero nel suo originario splendore". Queste le parole dell'ammiraglio Vitiello alla stampa.

Grazie all’intenso lavoro di valorizzazione del castello, svolto senza soluzione di continuità in questi ultimi 17 anni, l’opera di manutenzione e restauro ha superato il 75% dell’intera superficie del castello.

"Rivedere questa importante parte tornare all’antico splendore mi riempie di soddisfazione" ha detto l’ammiraglio Ricci ai giornalisti intervenuti. Il dott. Di Fonzo, ha sottolineato invece l’intensa collaborazione tra la Soprintendenza e la Marina Militare nella cura del Castello Aragonese che rende possibili questi importanti e lusinghieri risultati. Al termine delle interviste rilasciate alla stampa si è svolta una sobria cerimonia con il taglio simbolico di un nastro tricolore da parte della madrina, e la stesura di una cortina tricolore sulla facciata del Maschio.