Marina Militare e FEDERPESCA: tavolo tecnico per discutere di sicurezza marittima nel Mediterraneo Allargato

(di Marina Militare)
26/11/20

Un tavolo tecnico per discutere dello scenario geopolitico del Mediterraneo Allargato e per analizzare le tematiche inerenti alla tutela degli interessi nazionali nel dominio marittimo.

Questi i temi affrontati dalla Marina militare e dalla Federazione Italiana dei Pescatori (FEDERPESCA) riunitesi in modalità a distanza nell'incontro ospitato "virtualmente" dall’ammiraglio di divisione Vincenzo Montanaro - capo del 3° reparto Pianificazione e Politica Marittima - e al quale ha partecipato il direttore generale di FEDERPESCA Luigi Giannini.

Il meeting – svoltosi a distanza e che dà seguito all’incontro avvenuto tra il capo di stato maggiore della Marina e il direttore di FEDERPESCA – costituisce il "kick-off" per una fattiva e proficua collaborazione, tra la Marina militare e il cluster peschereccio con l’intento di cercare soluzioni condivise ed utili al Sistema-Paese, in aderenza alle rispettive competenze e alle reciproche necessità, avvalendosi dell’apporto fondamentale del comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e del comando in capo della squadra navale.

I rappresentanti del 3° reparto dello stato maggiore della Marina hanno illustratoi compiti e gli impegni che la Forza Armata ha in programma per il 2021 attraverso un focus sulla Maritime Security, ovvero sulle operazioni e sulla consapevolezza della sicurezza marittima nazionale ed internazionale (Maritime Situational Awareness).

Durante l’evento con FEDERPESCA sono state citate, infatti, le operazioni attualmente in corso della Marina Militare, impegnata fino a dicembre 2020 con Nave Alpino nelle acque del Corno d'Africa e del Golfo di Aden con l'operazione EUNAVFOR ATALANTA, e con Nave Martinengo nelle acque del Golfo di Guinea, per fronteggiare il fenomeno della pirateria marittima e per consolidare i rapporti di collaborazione con le forze di sicurezza locali.

Affrontato, al riguardo, il tema dell’approccio sistemico alla marittimità, mai così attuale in un momento come questo in cui - a diversi livelli - è in atto un processo di rivalutazione e di rafforzamento della cultura del mare propria dell’Italia. L’indubbia dipendenza del Paese dal mare, è da intendersi il presupposto indispensabile dal quale partire per svolgere e mantenere un ruolo da leader nel "Mare Nostrum" e per proteggersi dalle ingerenze di attori, vicini e lontani, che a vario titolo manifestano in queste acque la loro presenza. In tale ottica sono state condivise analisi sul processo di territorialità e su quello migratorio che interessano il Mediterraneo oltre che sugli attori che risentono, per diversi motivi e con differenti conseguenze, di tali processi.

Approfonditi, poi, a cura del comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera anche alcuni aspetti riguardanti la regolamentazione di diverse Zone di Protezione di Pesca.

Nel corso dell’evento, inoltre, FEDERPESCA ha presentato il suo progetto "Reinassance" che mira al recupero e alla bonifica dei mari Adriatico e Ionio dall’inquinamento, dalle cui acque i pescatori - nel corso delle loro attività - recuperano materiali inquinanti che corrispondono al 45 per cento delle loro "pescate". L’esigenza di porre rimedio ad una situazione allarmante come quella dell’inquinamento dei mari nazionali, è stata coralmente condivisa dai presenti, sottolineando l’impegno concorsuale che la Marina militare svolge in materia di tutela dell’ambiente supportando diversi dicasteri come quello dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e quello dello Sviluppo Economico.