Marina Militare e CNR-IAMC insieme con il progetto MIMARE

28/05/15

Ieri la Marina Militare e il CNR IAMC (Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche) hanno stipulato un accordo nel settore ambientale e della ricerca, con lo scopo di innovare i metodi di biorisanamento delle acque di sentina delle navi, ovvero di tutti i liquami che si depositano nella parte più bassa degli scafi.

Per fare questo, l'accordo prevede lo studio di particolari batteri che si nutrono degli idrocarburi inquinanti.

A bordo di nave Libra, ormeggiata presso la base navale di Messina, il comandante delle Forze da Pattugliamento di Augusta, contrammiraglio Mario Culcasi, ha firmato il disciplinare tecnico del progetto MIMARE - MImic Microorganisms Activity for Remediation Enhancement, già sottoscritto dalla dottoressa Laura Giuliano, direttore del CNR – IAMC, rappresentata a bordo del pattugliatore dalla dottoressa Lucrezia Genovese, responsabile della sede di Messina.

La Marina Militare ha avviato da tempo collaborazioni con numerose realtà del mondo accademico e della ricerca con l'obiettivo di ricercare sinergie finalizzate all'innovazione, alla sperimentazione e alla salvaguardia dell'ambiente marino e della biodiversità.

A questi si aggiungono i centri ed istituti di ricerca a livello nazionale proprio come l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAMC-CNR), che da circa 10 anni studia i batteri idrocarburoclastici e il loro impiego per il biorisanamento ambientale.

Grazie alle loro proprietà metaboliche questi particolari batteri riescono ad utilizzare gli idrocarburi come fonte di nutrimento, caratteristica che li rende di elevato interesse negli approcci definiti "eco-friend", poiché capaci di degradare i contaminanti esaltando la naturale tendenza dell'ambiente ad auto-depurarsi (bioremediation).

Fonte: Marina Militare