Mare Nostrum: l'aeromobile a pilotaggio remoto Camcopter

09/09/14

La marina militare, nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, può contare su di un’ulteriore importante capacità operativa: l’aeromobile a pilotaggio remoto Camcopter S-100, dal mese di agosto imbarcato su nave San Giusto e giornalmente impiegato.

La marina ha fortemente voluto che il progetto di introduzione in servizio di aeromobili a pilotaggio remoto sulle unità navali divenisse realtà. Il progetto destinato ad acquisire una sempre maggior rilevanza operativa nei prossimi anni.

L’installazione di quanto necessario per il funzionamento del Camcopter a bordo di nave San Giusto è stato il frutto di un intenso lavoro di studio condotto dallo stato maggiore marina, dal centro sperimentale aeromarittimo e dal personale di volo del quarto gruppo elicotteri di Grottaglie.

I risultati di questa impresa, da condividere con il personale tecnico della ditta produttrice Schiebel, e la bontà delle scelte strategiche nel tempo maturate sono ora tangibili nell’ambito dell’operazione umanitaria attualmente condotta dalla marina militare. Nell’operazione Mare Nostrum, infatti, la capacità e la velocità di individuazione e identificazione dei natanti è di estrema importanza, al fine di salvaguardare il maggior numero di vite umane. Il Camcopter, grazie ai propri sensori, una rilevante autonomia, un favorevole rapporto costo-efficacia e l’assenza di rischio per il personale coinvolto, migliora e potenzia sensibilmente le capacità operative del dispositivo navale.

Il sistema ed il suo sensore FLIR (Forward Looking Infrared) vengono controllati e comandati in volo tramite due stazioni, la MPCW (Mission Planning Control Workstation) e la PCW (Payload Control Workstation) installate all’interno della centrale operativa dell’unità navale. Le immagini raccolte in volo vengono inviate a bordo del San Giusto in tempo reale, rendendo possibile un’immediata identificazione dei natanti di interesse. Tali immagini possono essere a loro volta inoltrate ai comandi operativi a terra favorendo i processi decisionali di chi detiene il comando e il coordinamento delle operazioni in mare.

Fonte: Marina Militare