L'assistenza dei volontari delle navi italiane in Angola

20/02/14

Le squadre lavori, composte da volontari degli equipaggi del 30° Gruppo Navale, sono impegnate - dallo scorso gennaio - in operazioni di assistenza in luoghi disagiati. Le squadre si occupano di scuole, orfanotrofi, ospedali. Qui gli uomini degli equipaggi si trasformano in imbianchini, muratori, fabbri, falegnami, restauratori, idraulici, elettricisti.

Installazione di zanzariere, porte per i servizi igienici, coperchi per fosse biologiche, riparazione di cisterne e servizi igienici, riparazione del mobilio; queste sono alcune delle lavorazioni richieste ai nostri uomini e donne. Qui i ragazzi vengono introdotti a un mondo diverso da quello della strada da cui provengono.

Incontriamo due dei nostri uomini che, durante la sosta in Angola, hanno offerto la loro preziosa opera al Centro di Accoglienza infantile “Casa de Acolhimento Crianças e Adolescentes em Perigo São Kizito”, una struttura in pessime condizioni nei pressi di Luanda.

«Attraverso questa iniziativa, il 30° Gruppo Navale ci dà la possibilità di sentirci riempire di orgoglio e soddisfazione». Ci racconta capo Palese della brigata San Marco.

Roberto Urso, 1° maresciallo di Nave Cavour, concorda: « Non è la prima volta che partecipo a questo progetto che nasce dal profondo del nostro cuore, con il desiderio ultimo di regalare un sorriso in più a chi è meno fortunato di noi. Alla fine di ogni giornata torniamo a “casa” stanchi ma più ricchi, ricchi di sguardi e sorrisi che ci trasmettono senza parole quanto è grande la loro gratitudine».

Fonte: Marina Militare