Dal 5 al 16 maggio, oltre 1700 militari dell'Unione Europea, tra i quali francesi, spagnoli e rumeni, hanno preso parte all'esercitazione ORION 25 che si è svolta presso l'area addestrativa di Santa Margarida, nel comune portoghese di Santarém.
L'evento ha rappresentato l'atto finale del processo di approntamento dell'European Union battlegroup (EUBG) 25-1/26-2, di cui il Portogallo ha assunto per la prima volta il comando. L'esercitazione, inserita nell'ambito delle Crisis Response Operations, è considerata la più significativa attività addestrativa promossa dal comando das Forças Terrestres nel 2025.
Tra le forze partecipanti, un ruolo di rilievo è stato svolto dalla brigata marina San Marco della Marina Militare, presente con una compagnia proiettata dal mare sulla costa di Setúbal - località a circa 50 km a sud di Lisbona - mediante la nave anfibia San Giorgio, per poi proseguire per circa 140Km nell'entroterra: unica unità di manovra a effettuare uno sbarco anfibio nel contesto dell'esercitazione.
L'EUBG rappresenta una forza militare a elevata prontezza operativa, sviluppata nell'ambito della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) dell'Unione Europea. Istituito nel 2004 e combat ready dal 2007, il battlegroup ha una struttura operativa equivalente a quella di un battaglione, rinforzato da assetti specialistici di tipo combat, logistico e di supporto operativo.
Obiettivo della forza è garantire una risposta rapida e coordinata da parte dell'Unione Europea in scenari di crisi, instabilità e conflitto su scala globale.
Il 15 maggio si è svolto il Distinguished Visitors Day al quale, tra gli altri, erano presenti rappresentanze diplomatiche di Francia e Romania, il Comandante delle Forze Terrestri francesi, il comandante della squadra navale portoghese e naturalmente l'OSE (officer scheduling the exercise), il capo di stato maggiore dell'Esercito portoghese.
L'esercitazione ORION 25 ha dato prova della crescente capacità dell'UE di operare con efficacia e coesione militare all'interno di contesti multinazionali complessi e ha confermato, ancora una volta, la capacità della Marina Militare di supportare dal mare le operazioni militari terrestri.