COMSUBIN: sei giovani marinai entrano a far parte delle Forze Speciali della Marina Militare

(di redazione)
25/01/25

Si è svolta ieri, nella storica fortezza del Varignano, la cerimonia di conferimento dei brevetti da incursore agli allievi del 75° corso: sei sono i giovani che hanno superato l’intenso iter selettivo, raggiungendo l’ambitissimo traguardo suggellato dalla consegna del basco verde.

Il contrammiraglio Stefano Frumento, comandante di comsubin, ha evidenziato che "quest'anno è stata vinta una ulteriore sfida con l"aggiunta di un'importante abilitazione subacquea nel piano del corso, espandendo di fatto le capacità operative della componente. Per questo, a voi istruttori della Scuola Incursori, punto focale di Forza Armata nella condotta di corsi per la subacquea offensiva, va il mio plauso più sincero".

L’ammiraglio Enrico Credendino, capo di stato maggiore della Marina Militare, rivolgendosi ai neo brevettati, ha dichiarato: "Siete una vera e propria élite, caratterizzata da un forte senso di autodisciplina e attitudine a mantenere i nervi saldi, sangue freddo e mente lucida. Sarete chiamati ad assumere rapidamente decisioni difficili, in momenti di tensione e di forte pressione vi sarà richiesto iniziativa, perseveranza, tenacia, buon senso, equilibrio e tantissimo coraggio." - l’ammiraglio Credendino ha concluso il suo intervento, sottolineando quanto la scelta fatta, porterà i giovani incursori a cimentarsi con il mare, nella sua dimensione più affascinante e insidiosa.

Il capo di stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano​, nel corso della sua allocuzione ha espresso massima soddisfazione per aver preso parte a questa cerimonia che sancisce l'ingresso di giovani professionisti nella selezionatissima componente delle Forze Speciali, composte da personale selezionato, addestrato ed equipaggiato per condurre attività tattiche di massima valenza, in maniera indipendente o con il supporto di Forze per Operazioni Speciali e, se necessario, di unità convenzionali per il conseguimento di obiettivi strategici per l'Italia.

Rivolgendosi ai neo incursori, ha sottolineato il loro ingresso nella ristretta cerchia di eredi di quegli uomini che hanno contribuito a scrivere la storia d'Italia, tra cui Teseo Tesei, Luigi Durand De La Penne ed Emilio Bianchi. Valori e capacità di eccellenza che il generale Portolano ha avuto modo di apprezzare personalmente nel corso dei suoi precedenti incarichi di comando nei vari Teatri operativi.

Il capo di stato maggiore della Difesa ha ricordato ai neo brevettati che il risultato raggiunto rappresenta l'inizio di un cammino fatto di sacrifici, impegno costante, altissima competenza professionale e coraggio per contribuire alla sicurezza della Nazione e fronteggiare adeguatamente l'incertezza dell'attuale scenario geostrategico globale. 

"Oggi sono qui per portare il rispetto del Paese a voi neo incursori e a chi vi ha preceduto, a chi ha scritto pagine gloriose di storia e di cui oggi raccogliete l’impegnativa eredità. Le Forze Speciali rappresentano la punta di diamante della Difesa. Un gruppo composto da pochi, 'pochi felici, una banda di fratelli' per citare l'Enrico V di Shakespeare, che con coraggio, disciplina e spirito di servizio rappresenta l'orgoglio di servire la Nazione. Perché le Forze Armate sono presidio di democrazia e libertà; poche persone cui è demandata la difesa della collettività. Sono onorato e mi inchino davanti ai valori e agli ideali che vi animano e rendo omaggio alla storia di cui oggi entrate a far parte. Voi da oggi entrate in una famiglia che considero mia, una famiglia che chiede molto e sa dare molto" – queste le parole finali del ministro della Difesa, onorevole Guido Crosetto.

Immagini: Marina Militare