Antartide, conclusa la missione degli idrografi della Marina per realizzare una nuova carta nautica

(di Marina Militare)
18/01/16

Il 15 gennaio la nave cargo-oceanografica Italica ha riportato a Lyttleton (Nuova Zelanda) il team di specialisti idrografi della Marina Militare che hanno partecipato alla XXXI Spedizione. Il team ha completato i rilievi della Baia di Terranova che serviranno per realizzare la nuova carta nautica (885 INT 9000, a scala 1:500.000) dell’area assegnata all’Italia dalla Commissione Antartica (HCA) dell’Istituto Idrografico Internazionale (IHO).

Dal 31 dicembre al 5 gennaio sono stati percorsi 1000 chilometri, scandagliando un’area di 150 Kmq. L’indagine del fondale è stata eseguita con ecoscandagli multifrequenza a singolo fascio, associati a sistemi di posizionamento satellitare multicostellazione. Oltre ai rilievi batimetrici sono stati eseguiti anche dei campionamenti dello stato della colonna d’acqua, con misurazioni della velocità del suono.

Solo le immagini possono descrivere lo spettacolo che si è presentato quando, superata la zona di convergenza dell’Oceano del Sud (delimitata dal 60° parallelo), è apparsa la famosa "Polynya di Terra Nova”, una zona di mare che, a causa degli intensi venti freddi provenienti dall'interno del continente (detti catabatici), rimane libera dai ghiacci e quindi navigabile durante l’estate antartica e costituisce il motore delle correnti oceaniche fino all'equatore.

Quest’anno al team di idrografi della Marina Militare, i tenenti di vascello Ettore Cimenti, Biagio Incardona ed Enrico Zanone, si è affiancato anche un ufficiale dell’Armada Colombiana.

L'Antartide è l'unico continente ancora in gran parte inesplorato e incontaminato ed è pertanto un luogo privilegiato per osservare fenomeni fisici che hanno rilevanza per l’intero pianeta in ambito climatologico, oceanografico, geologico e biologico. Anche per questo sul continente vige dal 1961 il trattato di Washington (detto Trattato Antartico), secondo il quale i paesi membri (fra cui l’Italia) si impegnano a utilizzare il territorio e i mari circostanti esclusivamente per fini scientifici e pacifici, rispettandone l’ambiente e la biodiversità.