Operazione Vallum Secundum

(di Stato Maggiore Esercito)
19/09/16

Gli artificieri del 2° reggimento genio guastatori alpini di Trento dell'Esercito Italiano ed i palombari della Marina Militare, appartenenti al nucleo SDAI del raggruppamento subacquei ed incursori "Teseo Tesei" di La Spezia, hanno neutralizzato le due bombe d'aereo da 500 libbre ciascuna, rinvenute sull'argine e nell'alveo del fiume Brenta, nel territorio dei comuni di Curtarolo e Campo San Martino, in provincia di Padova.

La Vallum Secundum, operazione complessa pianificata nei minimi dettagli, per la sicurezza della cittadinanza e degli operatori stessi, e con particolare attenzione all'impatto ambientale, ha visto aumentare la sua difficoltà in seguito a condizioni meteo non favorevoli, superate solo attraverso l'approccio diretto.

L'operazione ha avuto inizio alle ore 06.00 con l'evacuazione della cittadinanza dalle aree a rischio. Sono seguite le fasi di approccio al primo ordigno che, una volta privato degli inneschi è stato trasportato in sicurezza presso un'idonea cava per essere definitivamente distrutto. Successivamente, i palombari dello SDAI (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) hanno fatto emergere e quindi "spiaggiato" il secondo ordigno, in favore degli artificieri dell'Esercito, che hanno provveduto a rimuovere gli organi innescanti. In tal modo, poco dopo le 1300, con la movimentazione del secondo corpo bomba verso il sito di brillamento, l'area è tornata sicura. La conclusione delle operazioni è stata ufficialmente dichiarata alle 16:06.

Oltre 2.000 i cittadini sgomberati, residenti nella zona rossa (comprendente un raggio di 900 metri) mentre 6.000 sono stati i cittadini vincolati a rimanere nelle loro case, nella zona gialla (tra i 900 e i 1950 metri). Interessati anche circa 8.000 passeggeri dei voli aerei internazionali e nazionali del traffico aeroportuale di Treviso che, grazie al costante coordinamento con la sala radar dell'Aereonautica Militare e l'ENAC, sono riusciti comunque a completare le loro tratte.

La prefettura di Padova ha coordinato le attività della protezione civile, delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, della croce rossa italiana ed del 118, con la supervisione del comando forze di difesa interregionale nord dell'Esercito di Padova, ente che gestisce tutti i reggimenti genio del nord Italia, se necessario, anche in un contesto interforze, come testimoniato dal doppio intervento odierno che ha visto il contributo di assetti specialistici della Marina Militare.

​​Presso i tre centri comunali, allestiti per dare accoglienza alla popolazione evacuata, sono stati approntati gli info-point di forza armata, dedicati ad illustrare la duale valenza dei reparti del genio, relativamente alle attività di soccorso, condotte in occasione di pubbliche calamità, e di operazioni complesse per la neutralizzazione di ordigni residuati bellici.​