Il ministro della Difesa in visita alle popolazioni colpite dal sisma a Norcia

(di Stato Maggiore Difesa)
30/12/16

Il ministro Pinotti si è recato ieri a Norcia per visitare le popolazioni colpite dal terremoto.

Al suo arrivo ha salutato e ringraziato una rappresentanza di militari, e ha voluto visitare la mensa  che assicura 1200 pasti al giorno. A seguire ha incontrato i cittadini e un folto gruppo di giovanissimi studenti con il corpo insegnante.

Il ringraziamento che ho ricevuto - sono le parole del ministro dalla mensa allestita dall’Esercito - è rivolto ai tanti militari che operano con attenzione e professionalità sin dal primo giorno, ma lo voglio estendere a tutte le componenti dello Stato che sono qui impegnate, facendo squadra contro un comune problema”.

La Difesa, con i suoi innumerevoli assetti, già impegnata nelle aree di Amatrice ed Accumuli dal 25 di agosto, ha incrementato  il suo dispositivo schierando assetti del genio, logistici e di supporto alle operazioni anche nella zona di Norcia nell’immediatezza del sisma.

Oggi sono quasi duemila gli uomini delle forze armate e dei carabinieri che operano in maniera diretta o a supporto delle operazioni a favore delle aree terremotate in attività di ricostruzione, di supporto alla popolazione e di anti-sciacallaggio.

Il ministro Pinotti, nella cittadina umbra, ha incontrato  i 400 militari che prestano servizio nella località ma anche rappresentanti dei contingenti impegnati in tutta la zona. La Difesa infatti schiera personale ad Amatrice, Rieti, Spoleto, Foligno, Visso, Città Reale e diverse altre località dove il lavoro dei professionisti con le stellette, in coordinamento con le diverse articolazioni dello Stato, ha contribuito ad alleviare la situazione delle popolazioni colpite dal sisma.

Tra i primi lavori effettuati dal personale militare  ci sono i lavori di urbanizzazione del sito iniziati il 29 novembre. In breve tempo è stata consegnata la prima piazzola per la messa in opera dei moduli abitativi. I militari dell’Esercito hanno svolto la cosiddetta "urbanizzazione speditiva", ovvero la realizzazione dell’area di sedime e la predisposizione ai servizi, come fognatura e utenze.