Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro Guido Crosetto, ha deliberato la nomina del generale Luciano Antonio Portolano a nuovo capo di stato maggiore della Difesa.
Dal prossimo 4 ottobre il generale Portolano prenderà il posto dell'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Curriculum vitae
Il generale di corpo d'armata Luciano Portolano ha iniziato la sua carriera frequentando il 161° corso dell’Accademia Militare di Modena, e, successivamente, numerosi altri corsi in Italia e all’estero.
Nel corso della sua vita militare, il gen. Portolano ha partecipato a molteplici Operazioni e Missioni che hanno visto le Forze Armate italiane contribuire alla stabilità, alla sicurezza e alla pace internazionali, e a proteggere e tutelare gli interessi vitali e strategici nazionali.
Agli incarichi di comando in Patria e in contesti operativi al di fuori dei confini nazionali, si aggiungono quelli di Staff svolti in ambito Forza Armata, Interforze ed Organismi Internazionali.
Tra il 1990 e il 1991, con il grado di capitano, ha preso parte alla missione UNIMOG (United Nations Iran-Iraq Military Observer Group), al confine tra Iran e Iraq, nata con lo scopo di monitorare la zona cuscinetto e il rispetto del cessate il fuoco tra i due Stati. Nel 1991, a seguito degli eventi della 1^ Guerra del Golfo, viene quindi trasferito dalle Nazioni Unite al confine tra Iraq e Kuwait, per partecipare alla missione UNIKOM (United Nations Iraq-Kuwait Observation Mission), stabilita per creare e monitorare la zona demilitarizzata tra i due Paesi, dove vi è restato fino al 1992.
Nel 1999, con il grado di tenente colonnello in qualità di comandante del 67° battaglione bersaglieri, ha preso parte alle Operazioni NATO “Joint Guarantor” in Macedonia, e all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo, a guida delle unità che hanno costituito le Early Entry Forces del contingente nazionale.
Nel 2003, con il grado di colonnello, al comando del 18° reggimento bersaglieri, ha partecipato all’Operazione “Antica Babilonia 1”, in Iraq, nuovamente al comando delle Early Entry Forces del dispositivo nazionale, schierato a seguito degli eventi connessi con la 2^ Guerra del Golfo e con la relativa risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che sollecitava la comunità Internazionale a contribuire alla stabilità e alla sicurezza del Paese iracheno.
Da comandante della brigata meccanizzata “Sassari” nel grado di generale di brigata, tra il 2011 e il 2012 è stato inviato in Afghanistan con la grande unità per assumere la guida del comando multinazionale RC-W (Regional Command - West) nell’ambito dell’operazione NATO – ISAF (International Security and Assistance Force).
Con il grado di generale di divisione, nel 2014, è stato nominato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, head of mission e force commander della missione UNIFIL in Libano, incarico che lo vedrà per 2 anni alla guida di più di 10.000 caschi blu delle Nazioni Unite provenienti da 40 Paesi diversi, impegnati nel monitorare la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele.
All’esperienza sviluppata nel campo operativo, si associa quella maturata in campo diplomatico, grazie al periodo svolto quale addetto militare a Londra, dal 2007 al 2010, e quale head of mission della sopracitata missione UNIFIL, in qualità di diretto responsabile della mediazione a livello politico-strategico tra le controparti Libanesi e Israeliane, nel rispetto dei contenuti della UNSC 1701.
Il bagaglio professionale del generale Portolano include gli incarichi di chief of staff e di head of the European Union command element del comando alleato interforze e multinazionale di Lago Patria (Joint Force command Naples), ricoperti dal 2016 al 2019. Il ruolo rivestito gli ha consentito di interagire, oltre che con i vertici della NATO, con organismi internazionali quali Unione Europea, con particolare riferimento all’Operazione Althea in Bosnia-Herzegovina a guida UE, con l’Unione Africana, con i Paesi del Mediterranean Dialogue e dell’Instanbul Cooperation Initiative, contribuendo anche alla nascita e allo sviluppo del NATO Strategic Direction South/HUB.
Il 2 settembre 2019, il generale Luciano Portolano viene designato quale comandante del comando operativo di vertice interforze (COI), comando responsabile dell’organizzazione militare e in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso, in tutti i Teatri Operativi in cui l’Italia è stata chiamata a intervenire nell’ambito delle Alleanze e degli accordi internazionali. Oltre a ciò, ha pianificato e diretto le attività che la Difesa ha messo in campo nell’ambito della risposta nazionale all'emergenza epidemiologica da COVID 19.
A partire dal 26 luglio 2021, a seguito di adeguamento dell’architettura organizzativa della Difesa – avvenuta in attuazione a quanto stabilito nel Concetto Strategico del capo di stato maggiore della Difesa nei confronti delle nuove sfide globali ed intesa a superare il concetto interforze per abbracciare quello del multi-dominio – assume l’incarico di comandante del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), rivestendo la 4ª Stella funzionale per la rilevanza dell’incarico e in virtù delle nuove mansioni acquisite. In tale veste, il generale Portolano ha coordinato e diretto l’operazione “Aquila Omnia”, che ha riguardato tutte le delicate fasi dell’evacuazione dei concittadini e del personale civile afghano dall’aeroporto di Kabul, a seguito del deteriorarsi della situazione in Afghanistan, avvenuta ad agosto del 2021.
A far data dal 9 ottobre 2021, il generale Portolano è nominato quale segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti.
Formazione e titoli di studio
Ha frequentato:
• il 161° corso "Esempio" dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino;
• il corso di stato maggiore dell’Esercito;
• il corso superiore di stato maggiore;
• l’istituto superiore di stato maggiore interforze;
• l’United States Army command and staff college (Kansas - USA).
Ha conseguito:
• la laurea in scienze strategiche presso la Scuola di Applicazione - Università di Torino;
• il Master in “Gestione Integrata e Sviluppo delle Risorse Umane”;
• il Master di 2° livello in scienze strategiche.
Sintesi degli incarichi di comando nazionale
Comando di plotone e di compagnia presso il 27° battaglione bersaglieri della brigata corazzata “Ariete”;
Comandante il 67° battaglione bersaglieri del 18° reggimento bersaglieri della brigata “Garibaldi”;
Comandante il 18° reggimento bersaglieri della brigata “Garibaldi”;
Comandante la brigata meccanizzata "Sassari”
Sintesi degli incarichi di staff in ambito Esercito e interforze
Ufficiale addetto alla sezione “Dottrina” dell’ufficio Regolamenti e Politica Militare;
Ufficiale addetto alla sezione “Formazione e Addestramento” dell’ufficio addestramento;
capo sezione “Regolamenti” dell’ufficio Dottrina, Addestramento e Regolamenti;
Capo ufficio “Operazioni” del reparto Impiego delle Forze/COE;
Capo del reparto operazioni presso il comando operativo di vertice interforze (COI).
Sintesi degli incarichi internazionali e/o operativi
Missione delle Nazioni Unite in Iraq e Iran (United Nations IRAN - IRAQ Observation Group Mission) (1990-91);
Missione delle Nazioni Unite in Iraq e Kuwait (United Nations IRAQ - KUWAIT Observation Mission) (1991 – 92);
Operazione NATO “Joint Guarantor”, in Macedonia, quale Comandante di Battaglione, nel 1999;
Operazione NATO “Joint Guardian”, in Kossovo, in qualità di Comandante di Battaglione, nel 1999;
Missione “Antica Babilonia 1”, nel 2003, quale Comandante della Task Force di manovra della JTF – Iraq;
Operazione ISAF, in Afghanistan, quale Comandante del Regional Command West ad Herat, nel 2011-2012;
UNIFIL, Libano, in qualità di Capo Missione e Comandante della Forza ONU, nel biennio 2014-2016
Capo di Stato Maggiore e Head of the European Union Command Element presso l’Allied Joint Force Command - Naples di Lago Patria, dal 1/9/2016 al 1/9/2019.
Dal 2007 al 2010, ha prestato servizio presso l’Ambasciata Italiana in UK, in qualità di Addetto Militare accreditato anche per l’Irlanda.
Decorazioni nazionali ed internazionali
Ufficiale dell’Ordine Militare d’Italia;
Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia;
Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito;
n. 2 Croci d’Oro al Merito dell’Esercito (nel 2006 e nel 2018);
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana;
Medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera militare;
Medaglia d’Oro al Merito della Croce Rossa Italiana;
Medaglia al Merito di Lungo Comando nell’Esercito (20 anni);
Medaglia d’Onore Interforze dello SMD;
Croce commemorativa per le missioni di mantenimento della pace (oltre 3 missioni) “Iran, Iraq, Kuwait, Albania, Macedonia, Kosovo, Libano”;
Croce commemorativa per la partecipazioni alle operazioni di concorso al mantenimento della sicurezza internazionale in Afghanistan;
n. 2 Medaglie NATO per servizio meritorio (nel 2012 e nel 2020);
Medaglia commemorativa NATO Kosovo;
Medaglia commemorativa NATO – Non Articolo 5, Afghanistan – ISAF;
Medaglia commemorativa ONU Missione UNIFIL – Libano (4 turni);
Medaglia commemorativa ONU Missione UNIMOG – Iraq (2 turni);
Medaglia commemorativa ONU Missione UNIKOM – Iraq/Kuwait (2 turni);
Medaglia commemorativa EU Missione ALTHEA – Bosnia;
Commendatore dell’Ordine Nazionale del Cedro – Libano;
n. 2 Ufficiale della Legion of Merit – USA (nel 2014 e nel 2019);
Ufficiale dell’Ordine Nazionale della Legione d’Onore francese;
Medaglia di Merito della Difesa della Repubblica di Lithuania;
Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito Navale della Repubblica Federale del Brasile;
Croce al Merito navale con decorazione bianca spagnola;
Medaglia per la cooperazione internazionale della Repubblica di Slovenia.
Distintivi d'Onore
Ferito in Servizio (Operazione “Joint Guardian” – Kosovo 1999)