I velivoli T-346 per l'addestramento di Esercito, Aeronautica e Carabinieri

(di Stato Maggiore Difesa)
14/07/17

​Si è svolta dal 12 al 16 giugno un’attività sperimentale joint&combined tra assetti forniti da tre differenti providers: Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Carabinieri. Il coordinamento è stato affidato al 61° Stormo di Galatina (Lecce) che ha fornito i nuovi velivoli di addestramento avanzato T-346A, i piloti, la logistica e la disponibilità del proprio personale JTAC (Joint Terminal Attack Controller). Esercito e Carabinieri hanno schierato sul campo militari altamente qualificati al controllo di velivoli CAS (Close Air Support) e alla condotta di operazioni di acquisizione obiettivi.

L’esercitazione, finalizzata a confermare le capacità del velivolo T-346A in ruolo CAS e ad addestrare gli allievi piloti di fase IV a condurre missioni “CAS Day e Night”, è stata brillantemente condotta dai piloti istruttori del 212° Gruppo Volo e dalle unità JTAC, in scenari complessi che hanno visto l’impiego del sistema ETTS (Embedded Tactical Training System) del 346, in piena sinergia agli strumenti di acquisizione obiettivi utilizzati realmente sul terreno. Inoltre, nella fase finale, i giovani piloti hanno potuto effettuare missioni a supporto di forze a terra che simulavano situazioni altamente critiche, con feriti e fuoco nemico.

Il personale JTAC e LO (Laser Operator) dell’Esercito ha schierato un TACP (Tactical Air Control Party) creato ad hoc per l’attività, con operatori provenienti dal Reggimento Lagunari “Serenissima” e dal 9° Reggimento Fanteria. Il Reggimento Lagunari “Serenissima”, unico reparto a connotazione anfibia dell’Esercito Italiano, e da sempre connotato da una spiccata mentalità interforze, rappresenta uno dei migliori Enti nel settore della formazione di personale addetto alla gestione e controllo del supporto di fuoco integrato, tra cui rientrano, per l’appunto, le attività CAS. Tali capacità si sono congiunte a quelle degli LO del 9° Reggimento Fanteria, tutti qualificati nella condotta di missioni di marcamento per aerei CAS e nell’osservazione e integrazione delle potenzialità del supporto aereo con quello fornito dall’artiglieria. Lo scenario sul terreno, infine, è stato reso ancora più vario e realistico, grazie all’impiego di JTAC in forza al Gruppo Intervento Speciale (GIS) dei Carabinieri, unità altamente specializzata, chiamata ad operare nei contesti più disparati e spesso in modalità non convenzionali.

La creazione di una collaborazione professionale tra “eccellenze” provenienti da realtà diversificate ha reso possibile simulare moduli e scenari addestrativi molto aderenti alle future realtà d’impiego dei piloti frequentatori, i veri customers dell’attività esercitativa.