Intervento conclusivo ieri, con la distruzione di un grande ordigno esplosivo del secondo Conflitto Mondiale rinvenuto durante alcune operazioni di scavo presso un’area di cantiere del Petrolchimico di Marghera.
L'intervento congiunto degli artificieri del 8° reggimento guastatori paracadutisti "Folgore" dell'Esercito e dei palombari del gruppo operativo subacquei (GOS) del comando subacquei ed incursori della Marina Militare (COMSUBIN), coordinato dalla prefettura di Venezia, ha permesso di neutralizzare una bomba d'aereo dal peso di 500 libbre (227 Kg) ad alto potenziale esplosivo. L’ordigno, messo in sicurezza dagli artificieri della Folgore è stato portato poi al largo dai palombari del COMSUBIN per la distruzione. Per ripristinare la sicurezza e garantire la normalità dei traffici sia commerciali sia turistici preservando, al tempo stesso, l’ecosistema marino, sono state necessarie circa 6 ore.
Questa importante e delicata attività operativa ha permesso di rendere nuovamente sicura la zona portuale di Marghera ed ha dimostrato come gli assetti della Difesa siano in grado di cooperare efficacemente a favore della pubblica incolumità.
Con la bonifica complessa di oggi, salgono a 122 gli interventi eseguiti dagli artificieri della “Folgore” nelle province di competenza da inizio anno, con 250 ordigni distrutti.