Corvus Corax: conclusa in Puglia l'esercitazione interforze

(di Marina Militare)
30/05/18

Nei giorni scorsi si è svolta nel cielo e sul mare della Puglia l’esercitazione congiunta tra Marina Militare, Aeronautica Militare e Guardia di Finanza “Corvus Corax”. Le tre istituzioni hanno collaborato in stretta sinergia per integrare e migliorare le capacità di coordinamento e cooperazione nelle attività di difesa degli spazi aerei e marittimi nazionali, con riguardo anche alla lotta ai traffici illeciti.

La prima parte dell’esercitazione, giovedì 24 maggio, ha visto l’intercettazione, da parte di assetti dell’Aeronautica Militare (AM) e della Guardia di Finanza (GdF), di un velivolo ultraleggero utilizzato per il trasposto clandestino di materiale illecito attraverso lo spazio aereo italiano. La seconda parte dell’esercitazione, che ha avuto luogo il successivo lunedì 28 maggio, ha previsto la simulazione dell’intercettazione di un natante ad alte prestazioni dedito a traffici illeciti, proveniente dalle acque internazionali.

A questo secondo evento ha partecipato anche la Marina Militare (MM) con l’impiego di un aereo da pattugliamento marittimo P72 del 41° Stormo di Sigonella. Il P72 è un velivolo, con equipaggi misti AM e MM, che nelle missioni di sorveglianza marittima opera sotto il controllo operativo del comando in capo della squadra navale (CINCNAV) e della rete radar costiera (attiva anche sul litorale pugliese). Gli assetti impiegati sono stati gestiti dalla centrale operativa aeronavale (COAN) del comando in capo della squadra navale. La centrale operativa, in particolare, ha fornito sia all'Aeronautica che alla Guardia di finanza le informazioni relative all’intrusione del natante oggetto dell’intercettazione, analogamente a quanto avviene in circostanze reali. In entrambi gli eventi dell’esercitazione le operazioni si sono concluse con l’arresto dei trafficanti da parte degli uomini della Guardia di Finanza.

Per l’Aeronautica Militare sono stati interessati, oltre agli enti adibiti al controllo del traffico aereo e della difesa aerea, diversi velivoli che si sono alternati al controllo dei vettori clandestini. Oltre ai caccia F-2000, impiegati quotidianamente proprio per difendere lo spazio aereo nazionale, sono stati utilizzati anche elicotteri HH-139 (uno della GdF e uno dell’AM), particolarmente efficaci nella cosiddetta attività SMI (Slow Movers Interception, intercettazione di vettori lenti). In particolare, l’elicottero della GdF, di tecnologia allo stato dell’arte e recentemente acquisito dal corpo nell’ambito di un complessivo programma di ammodernamento della propria flotta, è dotato di un innovativo sistema di missione (denominato RW ATOS) costituito da sensori di ricerca e scoperta ad altissime prestazioni che permette di eseguire, anche in arco notturno, missioni di pattugliamento aeromarittimo per il contrasto dei traffici illeciti perpetrati a danno dell’Italia e dell’Unione Europea, nell’ambito dei compiti in via esclusiva di polizia economico-finanziaria e di polizia unica del mare attribuiti al corpo.

Novità di questa seconda iterazione della Corvus Corax è stato l’impiego di ulteriori assetti dell’AM. Tra questi, gli F-35, già inseriti nel contesto della difesa aerea nazionale. L’utilizzo degli F-35 per questo tipo di attività è reso possibile dalla flessibilità di impiego che caratterizza il mezzo aereo e consente di trarre vantaggio dai sensori allo stato dell’arte del velivolo e dalla sua elevatissima capacità di raccogliere informazioni senza essere osservato.
Altra novità è l’impiego dell’assetto CAEW (Conformal Airborne Early Warning), vera e propria stazione volante di scoperta, comando e controllo, anch’essa esempio di tecnologia avanzata, in grado di dialogare con tutti gli assetti coinvolti e coordinarne le operazioni.

La GdF, in conseguenza della recente attribuzione della responsabilità operativa esclusiva di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in mare, ha partecipato al dispositivo di avvistamento e intercettazione mediante l’impiego dei suoi assetti aeronavali, quotidianamente impegnati nelle attività di contrasto ai traffici illeciti.
Le operazioni sono state coordinate a livello nazionale dalla centrale operativa del comando generale della GdF, coinvolgendo i comandi provinciali di Bari e Lecce e il Reparto Operativo Aeronavale di Bari.