Presso il Comando Operativo di Vertice Interforze si è svolto il convegno “L’impegno della Difesa Italiana per l’agenda “Donne Pace e Sicurezza".
L'evento, voluto dal sottosegretario alla difesa, senatrice Isabella Rauti ha visto gli interventi del capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del comandante del COVI, generale di corpo d'armata Francesco Paolo Figliuolo e della rappresentante speciale del segretario generale della NATO per “Donne, Pace e Sicurezza", dott.ssa Irene Fellin.
Il sottosegretario Rauti ha dichiarato: “Il convegno di oggi ha come focus l'impegno, nei teatri operativi, delle nostre donne in uniforme che si dedicano a progetti di cooperazione civile e militare a supporto della popolazione, in particolare quella femminile".
Inoltre “Dal 2000 ad oggi la componente femminile in uniforme si è rafforzata – ha aggiunto la senatrice Rauti – e sin dall'inizio è stata ammessa a tutte le categorie e ruoli. Il percorso normativo di parità all'interno del dicastero della Difesa è compiuto mentre gli aspetti dedicati all'integrazione richiedono tempi più lunghi ed il superamento di aspetti e criticità logistiche od operative".
Il capo di stato maggiore della difesa nel suo intervento ha affermato che: "La Difesa italiana ha sposato l'agenda donne, pace sicurezza proposta dalle Nazioni Unite, nella valorizzazione della prospettiva di genere e del ruolo del personale femminine all'interno di uno strumento militare integrato multi-dominio e tecnologicamente avanzato, che sappia stare al passo con i nuovi domini di guerra, come il cyberspazio e l'ambiente cognitivo".
L'ammiraglio Cavo Dragone ha continuato: "Generi diversi esprimono opinioni diverse e suggeriscono strategie e conclusioni diverse, un arricchimento nella definizione di soluzioni creative, pertanto sarà sempre più richiesto fare appello a tutte le energie delle nostre donne, messe a sistema con quella degli uomini per costruire risposte complesse".
Un plauso alle “donne con le stellette" è giunto infine dal generale Figliuolo: “Il personale femminile militare fornisce un apporto fondamentale alle nostre missioni e operazioni che sono 42 in 25 Paesi. Sono 400 le donne coinvolte e rispecchiano la percentuale di arruolamento. Donne e uomini hanno saputo fare squadra. Da oltre 20 anni, con la legge 380 che ha consentito l'arruolamento, questa integrazione oggi per la Difesa è normalità e questa è una vittoria".
Collegati in diretta video, alcuni dei contingenti militari schierati all'estero: i “caschi blu" italiani di UNIFIL in Libano, la missione europea EUTM Somalia, l'operazione KFOR in Kosovo, la Task Force Air dispiegata in Kuwait, la missione NATO in Iraq, la Base militare italiana di Gibuti, di Nave Bergamini, in navigazione nel Golfo di Aden per EUNAVFOR – operazione Atalanta e la missione del Nucleo Frontiera Marittima della Guardia di Finanza a Durazzo.