Ceduta l’area ex USAF dell’aeroporto di Comiso

(di Stato Maggiore Difesa)
18/01/19

Il riutilizzo intelligente di aree pubbliche non più utili ai fini operativi è uno dei principali obiettivi che la Difesa sta perseguendo con grande determinazione nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse disponibili.

È quanto ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ieri mattina a Comiso in occasione della firma dell'atto ufficiale di cessione della zona Usaf, un tempo gestita dagli americani, dell'ex base della Nato alla Regione. In sintesi, è stato concretizzato l’ultimo passaggio del processo di trasferimento delle aree interne all'aeroporto di Comiso, dal Ministero della Difesa, alla Regione siciliana e contestualmente al Comune di Comiso.

Una cerimonia svolta all'interno dell'aeroporto "Pio La Torre", alla quale hanno partecipato il sindaco, Maria Rita Schembari, l'assessore regionale alle Infrastrutture e Demanio, Marco Falcone, il, direttore della task force del ministero della Difesa per la valorizzazione delle aree demaniali militari, brig. gen. Giancarlo Gambardella, e il direttore regionale dell'Agenzia del Demanio della Regione, Vittorio Vannini.

Si è in tal modo definita la complessa situazione patrimoniale dell’aeroporto, discendente dall’attuazione del Decreto Interministeriale di cambio di status del 14 dicembre 2010 e dal propedeutico Protocollo d’intesa del 31 agosto 2010, che avevano lasciato nel possesso dell’Aeronautica Militare un’aliquota di sedime aeroportuale di circa 850.000 metri quadrati.

“Noi mettiamo al centro il cittadino anche nella Difesa. Ogni volta il cittadino vedeva una infrastruttura o una parte di territorio, utilizzata dalla Difesa, aveva la percezione di un bene che gli fosse stato tolto. Ora lavoriamo ad un nuovo rapporto di supporto reciproco con città, imprese, territorio e università. La Difesa con loro vuole parlare per un rapporto nuovo con il territorio” ha spiegato il ministro Trenta.

Prosegue, quindi, il processo di razionalizzazione attuato dalle Forze Armate e le conseguenti attività finalizzate alla valorizzazione e dismissione nel settore infrastrutturale, svolte dalla Task Force della Difesa di concerto con l’Agenzia del demanio.

Nei giorni scorsi è stata ceduta definitivamente la spiaggia di Porto Tramatzu, in Sardegna: “continua il nostro lavoro verso una condivisione dei beni della Difesa in favore della collettività” ha spiegato la titolare del Dicastero che si è detta orgogliosa di avere portato avanti questo progetto. “Lavoriamo al riutilizzo intelligente di aree non utili alla Difesa e fare ciò ci impone un continuo confronto con i territori, dall'utilizzo condiviso alla cessione di spazi", ha concluso prima della firma con la quale si è concluso il processo di trasferimento delle aree interne all'aeroporto di Comiso.