10 anni di velivoli a pilotaggio remoto

25/09/14

Mercoledì, presso il centro alti studi della difesa (CASD) di Palazzo Salviati, si è tenuto il convegno "10 years of Remotely Piloted Aircraft Systems Flight", alla presenza del capo di stato maggiore generale di squadra aerea Pasquale Preziosa. Al convegno sono intervenuti industriali, personalità civili e istituti di formazione.

Il seminario ha voluto porre l’attenzione sull’uso e sulle possibilità di espansione dell’utilizzo dei RPSA  (Remotely Piloted System Aircraft), ripercorrendo le tappe dei traguardi raggiunti dall’aeronautica militare dal  2001, anno in cui  la forza armata ha iniziato ad investire in questo settore.

Come affermava il teorico del potere aereo Giulio Douhet : ”Chi vuole costruire un buono strumento per la guerra deve prima chiedersi come sarà la prossima crisi”.

Tuttavia l’evoluzione dello scenario internazionale è significativamente mutato nel corso degli ultimi anni. La trasversalità e l’imprevedibilità delle future minacce, in primis quella terroristica, costituiscono le grandi sfide della sicurezza. Per far fronte a questa dinamica s’impone un costante livello di preparazione su tutto lo spettro delle operazioni, un continuo processo di adattamento delle forze, dell’innovazione tecnologica e della teoria dell’impiego dello strumento militare.

L’Italia è uno dei primi Paesi ad aver creduto nell’uso tempestivo ed efficace degli RPSA mantenendo sempre una stretta coerenza con gli analoghi processi avviati in cooperazione con l’Unione Europea.

“Le sfide di domani devono essere affrontate dall’Europa con nuovi strumenti in un’ottica “Share to Win” , dobbiamo necessariamente puntare sulla interoperabilità e sulle tecnologie; possiamo ancora ampliare i nostri orizzonti e continuare ad esplorare nuove soluzioni. Crescere insieme e rafforzare i nostri legami” cosi il gen. Preziosa vede il futuro.

“L’esempio delle nostre policy in questa dimensione ha contagiato l’Europa, è un punto di partenza se pensiamo al margine di sviluppo e alle potenzialità che ancora ci offre.”

Fonte: AM - Ufficio Pubblica Informazione - ten. Stefania De Angelis