Stallo USA: con Trump il Pentagono vuole rivedere drasticamente il bilancio e risollevare le forze armate

(di Davide Bartoccini)
08/02/17

I funzionari del Pentagono hanno consegnato al Congresso i piani per aumentare il budget della Difesa a 30 miliardi di dollari. Saranno destinati all’acquisto di nuovi aerei, nuovi mezzi corazzati e ad incrementare l’addestramento delle truppe: per ricostruire passo dopo passo le forze armate degli Stati Uniti.

Spronato dal presidente dal Donald Trump che si è impegnato a rafforzare la difesa della nazione, il Dipartimento della Difesa è alle prese con il ‘primo tentativo’ informale per convincere il Congresso a dare l’ok alla proposta che vorrebbe supererebbe i limiti imposti dalla legge di bilancio per la spesa militare imposta nel 2011.

Il Corpo dei Marines ha richiesto 4.2 miliardi di dollari per “confermare la propria efficacia nella difesa della nazione” - lamentando un ambiente operativo sempre più complesso a fronte di un passato dove l’USMC è stato costretto ad ottimizzare le risorse imposte dal bilancio sacrificando ovunque le modernizzazioni necessarie.

La richiesta dell’U.S. Navy ammonta a 12 miliardi di dollari di spese aggiuntive, da impiegare immediatamente dell’acquisto di 24 nuovi F/A-18E/F Super Hornet, una nuova unità da trasporto anfibio classe San Antonio, e dozzine di missili Sidewinder. Secondo il documento presentato questo sarebbe “L’unico modo per tenere la Marina a galla”.

L’U.S. Army sta cercando 8.2 miliardi di dollari per il proprio ammodernamento e per il mantenimento dei suoi 476.000 uomini in servizio attivo. Parte di questa cifra andrebbe spesa per nuovi elicotteri CH-47F Chinook, per elicotteri d’attacco AH-64 Apache, per 12 droni da sorveglianza ‘Grey Eagle’, e per l’addestramento di tutti gli effettivi.

Il piano dell'U.S. Air Force prevede la richiesta di 6.2 miliardi, parte dei quali verrà impiegata per altri cinque F-35 Joint Strike Fighter, per la manutenzione di tutta la flotta e per mantenere in servizio attivo 322.000 avieri. A presentare le proposte alla commissione del Congresso saranno rispettivamente il gen. Daniel Allyn, vice capo di stato maggiore dell'Esercito, il gen. Stephen Wilson, vice capo di stato maggiore dell'Aeronautica, adm. William Moran, vice comandante delle operazioni navali e il gen. Glenn Walters del Corpo dei Marines.

Non sarà facile far ‘saltare’ i tappi fiscali che impediscono di affrontare le ‘grandi spese’ necessarie ad uscire dalla fase di stallo in cui le forze armate si sono ritrovate a causa della legge di bilancio, ma il presidente del Commissione Forze Armate della Camera, il repubblicano Mac Thornberry, è fiducioso - ”Penso che abbiamo una grande opportunità per fare una cosa giusta per il Paese. Sono abbastanza ottimista.”

Secondo alcuni dati divulgati, la Marina degli Stati Uniti si basa attualmente su 275 navi schierabili: 33 unità sotto la soglia prefissata nel 2014. Due terzi degli aerei da caccia della U.S. Navy (60%) e USMC Aviation (74%) sono fuori servizio. Questo si traduce in 1700 velivoli costretti a terra per l’U.S. Navy, tra i quali 600 F/A-18 Hornet. Ricalcando l’esempio Hornet su 276 velivoli posseduti dal Corpo dei Marines solo 87 sono in grado di volare. I dati della flotta dell’U.S. Air force, che ammonta ad oltre 5.000 unità, non sono stati divulgati, ma potrebbero essere altrettanto preoccupanti.

(foto: U.S. Navy)