Siria, Leopard 2 decimati dall'ISIS: la Turchia dimentica la Storia e riceve una dura lezione

(di Franco Iacch)
18/01/17

La Turchia perde in Siria altri quindici carri armati Leopard 2, distrutti dalle forze dello Stato islamico nell’ultimo assedio di al-Bab. La città dista soli 15 miglia a sud del confine con la Turchia. Ankara ha commesso tre gravi errori: sottovalutando il nemico, sopravvalutando le proprie forze corazzate e, probabilmente il peggiore, lanciando i propri carri armati sprovvisti dei sistemi di protezione attiva e passiva, senza la copertura della fanteria sui fianchi.

Migliaia di soldati turchi sono stati ammassati fin dallo scorso settembre nel tentativo di riprendere la città. Nella sua offensiva contro lo Stato islamico in Siria, Ankara ha inviato il suo principale carro armato pesante, colonna portante delle forze corazzate della NATO. In realtà, le azioni di Ankara vanno inquadrate come un tentativo di evitare l'unificazione delle due enclavi curde.

Nell’ultima offensiva, la Turchia ha perso almeno dieci carri armati Leopard 2. Le forze asserragliate nella periferia di al-Bab (foto) hanno utilizzato sia i missili anticarro TOW, acronimo di Tube-launched Optically-tracked Wire-guided di fabbricazione americana che i Kornet russi. Da rilevare l’assenza del supporto aereo statunitense, più volte richiesto da Ankara, nelle fasi cruciali dell’offensiva.

Acquistati di seconda mano dalla Germania, i carri armati Leopard 2 della Turchia rappresentano la forza corazzata principale di Ankara in attesa che entri in produzione l’Altay.

Ispirato al K2 Black Panther, il programma Altay è un ambizioso progetto per 1000 carri armati pesanti di terza generazione, divisi in quattro lotti da 250 sistemi. Il primo lotto di 250 Altay è in produzione e dovrebbe essere completato entro il 2020.

La Aselsan, il 30 novembre scorso, ha annunciato la firma di un contratto con il governo turco per la messa in produzione di un sistema progettato per proteggere dai missili anticarro i carri armati ed i veicoli blindati. Battezzato Akkor, l’Active Protection System è stato specificatamente progettato per l‘Altay. L'esercito turco ha in inventario 720 carri armati di fabbricazione tedesca Leopard 1/2 (quest’ultimo del modello A4). Cento Leopard 2 e 300 carri armati M60 di Ankara, riceveranno un aggiornamento per un’operazione il cui costo supererà il miliardo di dollari.

Il Ministero della Difesa turco, oltre ad aver sottovalutato la minaccia, ha dimenticato la storia progettuale dell’indistruttibile Leopard 2, specificatamente progettato per contrastare le forze corazzate sovietiche nelle pianure della Germania settentrionale.

Il Leopard 2 non è stato concepito per il combattimento in un ambiente urbano. Il progetto non è viziato, ma è stato determinato dalla consapevolezza e dalla necessità di una maggiore manovrabilità sul campo. Per ottenere una combinazione ottimale, i progettisti hanno reso l'armatura sui fianchi e sulla parte posteriore del mezzo più leggera rispetto ad altri carri armati occidentali.

Sottovalutando il nemico, Ankara ha inviati i propri Leopard 2 sprovvisti di corazza reattiva esplosiva e sistema di protezione attiva come ad esempio il Defensive Aids System Shtora-1 dei T-90 russi presenti in Siria. I militanti dello Stato islamico sembrano aver colto questa vulnerabilità per attaccare i Leopard, concentrando il fuoco sui fianchi. Le strette strade di al-Bab, hanno di fatto azzerato l’iniziale vantaggio tattico dei carri armati da 60 tonnellate. Le inevitabili perdite sul campo, hanno costretto l'esercito turco ad abbandonare l’assedio sulla città.

Imperdonabile, infine, l’aver dimenticato una dei principi fondamentali alla base della dottrina di riferimento per le forze corazzate mobili moderne. Il mezzo pesante principale non deve mai essere concepito come un isolato sistema d’arma, ma inserito in una forza mobile diversificata. Il destino dei carri armati turchi, senza alcuna protezione sui fianchi ad opera della fanteria, era già segnato pochi minuti dopo l’inizio dell’offensiva principale su al-Bab.

Il punto sui Leopard 2 tedeschi

Le attuali munizioni dei carri armati tedeschi, non sarebbero in grado di produrre abbastanza energia cinetica per mettere fuori uso l’ultima versione dei T-90 e dei T-80. Armi e corazza del T-90 sono state aggiornate rendendo la piattaforma ben diversa da quella entrata in servizio nel 1990. E quest’anno dovrebbe entra in servizio anche il T-14 Armata.

A causa di tagli alla Difesa, la Germania ha in servizio 225 Leopard-2 (durante la Guerra Fredda, i tedeschi avevano in inventario poco meno di 2400 Leopard di tutte le versioni). La crisi ucraina, tuttavia, ha scatenato preoccupazioni in Occidente tanto da spingere il ministro della Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, ad ordinare altri 100 Leopard-2. Nella Bundeswehr, quindi, saranno in servizio 328 carri armati. Ma il problema dei Leopard-2 è nel loro sistema di combattimento. Per essere efficaci, i proiettili dei Leopard dovrebbero essere di uranio impoverito. Tuttavia, dal punto di vista politico questo è ormai inaccettabile.

La maggior parte dei carri armati tedeschi operativi sono della serie A-6 e A-5 (foto a dx). Circa 100 Leopard-2 sono della serie A-4. La modernizzazione delle munizioni avverrà solo a partire dal 2017 e riguarderà soltanto la serie A-7.

Attualmente, la Germania ha in linea 20 carri armati Leopard-2 A-7.

(foto: Türk Silahlı Kuvvetleri / ASELSAN A.Ş. / Bundeswehr)