Proiezione di potenza

(di Tiziano Ciocchetti)
09/04/17

In risposta all’atteggiamento sempre più aggressivo del regime di Pyongyang – è di quattro giorni fa l’ultimo lancio di un razzo nelle acque del Mar del Giappone – il Pentagono ha deciso di inviare il gruppo navale della portaerei nucleare CVN Carl Vinson verso le coste della penisola coreana.

Terza nave della classe Nimitz, varata nel 1982, ha un dislocamento di 91487 tonnellate a pieno carico. Grazie a un apparato di propulsione, composto da 4 turbine a vapore a ingranaggi su 4 assi (2 reattori nucleari A4W/AIG), che gli permette di erogare una potenza di 280000 hp, raggiunge la velocità massima di 35 nodi.

La Vinson può imbarcare fino a 85 velivoli, di cui più della metà sono costituiti dai caccia multiruolo F/A 18E/F Super Hornet.

La Navy affida le sue capacità offensive essenzialmente ai gruppi da combattimento di portaerei – Carrier Battle Group, CBG – ognuno dei quali è formato da una nave portaerei multiruolo (con gruppi di volo a organico misto di velivoli intercettori, d’attacco e ASW) e da sei unità di scorta; questa consiste normalmente di uno o due incrociatori e di due o tre cacciatorpediniere ASW.

I compiti principali di un CBG sono quello della proiezione di potenza dove questa necessiti, nonché quello della difesa e del controllo dell’area marittima di responsabilità.

Dopo la seconda guerra mondiale, il gruppo di portaerei da battaglia è rimasto il perno della strategia navale statunitense. Tuttavia il primo impiego dottrinale lo si dovette ai britannici ed ai giapponesi, i quali ottennero significativi successi a Taranto, Pearl Harbor e (aerei a parte) Trincomalee.

Gli americani la adottarono con entusiasmo e impiegarono un numero crescente di portaerei come nucleo dei gruppi d’attacco idonei ad una guerra di movimento contro la flotta giapponese e contro i territori occupati dai giapponesi stessi. Tale è stata l’influenza della portaerei sulla vittoria finale statunitense, che questo tipo di nave ha mantenuto fino ad oggi la sua preminenza nella dottrina del Pentagono della guerra navale, indipendentemente dal teatro operativo in cui si svolge.

(foto: U.S. Navy)