Operazione "Antonov" e Operazione "Market Garden": gli errori di pianificazione nell’impiego delle truppe aviotrasportate

(di N.C.)
17/05/22

Le Forze Aviotrasportate russe (Vozdushno-Desantnye Voyska rossii - VDV) – parimenti ai decantati Spetsnaz, peraltro sempre un po’ avvolti da un alone di mistero – rappresentano l’élite delle Forze Armate Russe. Nelle procedure tecnico-tattiche della guerra convenzionale russa contemporanea, le VDV sono le unità chiamate per prime ad essere infiltrate in territorio nemico a premessa di operazioni su vasta scala condotte dalle altre unità regolari. In tempi recenti le abbiamo trovate impiegate all’interno della sfera di influenza russa, nel caso degli ormai famosi “Omini Verdi” che hanno preso parte all'annessione della Crimea.

Le VDV hanno tentato di replicare il successo conseguito in Crimea durante i primi giorni della guerra russo-ucraina del 2022, ma hanno dovuto scontrarsi con la terribile realtà delle moderne operazioni di assalto aereo. Alla fine del febbraio 2022, infatti, l’azione condotta lungo la direttrice settentrionale che dalla Bielorussia si estendeva in direzione di Kiev e lungo la quale si sono sviluppate le incursioni delle VDV non è stata coronata dal successo e presenta molte analogie con l’operazione condotta dai paracadutisti Alleati nel 1944 e passata alla storia con il nome di Market Garden.

Grandi erano la speranza e l’ottimismo che si potevano percepire nell'autunno del 1944 nel teatro delle operazioni europeo. L'obiettivo generale dell'operazione combinata Market Garden, dove il “mercato” (Market) rappresentava la componente aerea e il “giardino” (Garden) quella terrestre, era quello di creare un punto d'appoggio trincerato nella valle della Ruhr per consentire la distruzione della base industriale tedesca, diminuendo così la capacità della Germania di combattere e creare le condizioni per una sua rapida resa entro il Natale dello stesso anno.1

La componente aviotrasportata era composta da alcune unità alleate ben equipaggiate e già impegnate precedentemente in battaglia: la 1^ divisione aviotrasportata britannica e l'82^ e la 101^ divisione aviotrasportata americana e la 1^ brigata aviotrasportata indipendente polacca, per un totale di circa quarantaduemila paracadutisti.2

Le unità di terra, schierate sotto il 30° corpo d’armata, erano composte da dieci brigate motorizzate e corazzate, che contavano circa cinquantamila uomini.

Di fronte a loro c'erano quasi centomila soldati tedeschi, comprese due divisioni Panzer delle Waffen-SS che Berlino aveva provveduto a riarmare e riorganizzare.3

All’inizio l’operazione ebbe successo, con la conquista da parte delle forze aviotrasportate di importanti strade e k-terrain,4 ma l’incapacità del 30° corpo d’armata di ricongiungersi con i paracadutisti, unitamente alla resistenza opposta dai Tedeschi rivelatasi più tenace del previsto, causò il collasso del piano.

L’operazione Market Garden è passata agli annali della storia come un'amara sconfitta, provocando circa sedicimila vittime tra gli Alleati e ritardando i piani per catturare la valle della Ruhr di almeno sette mesi e al prezzo di molte altre decine di migliaia di morti.

Procediamo ora ad un confronto tra l’operazione condotta dagli Alleati nel 1944 e il recentissimo assalto della 76^ divisione d’Assalto Aereo delle VDV all’aeroporto Antonov, pianificato per la conquista di Kiev.

L'assalto iniziale delle VDV all'aeroporto Antonov è stato condotto da un’unità di livello battaglione dell’’11^ brigata d'assalto aereo delle Guardie forte di circa 300 uomini, trasportati con elicotteri Mi-8 e scortati da elicotteri Ka-52 per il supporto di fuoco.

Lo scopo dell'assalto era quello di creare un ponte aereo per l’afflusso delle successive unità della 76^ divisione d'assalto aereo delle Guardie, mirato al rovesciamento del governo ucraino e, in tal modo, porre rapidamente fine alla guerra con la vittoria della Russia.

Schierata contro i reparti della 76^ divisione c’era la Guardia Nazionale della 4^ brigata di reazione rapida ucraina, un’unità combinata addestrata secondo gli standard NATO, che include un battaglione di carri armati, una batteria di artiglieria e una sezione di intelligence con assetti sigint e imint, in supporto ai due battaglioni di fanteria che ne completano l’organico.

Dalla parte russa la mancanza di supporto aereo, la sottovalutazione e la scarsa qualità dell’intelligence disponibile e l'incapacità di contrastare la reazione di un’unità combinata, alla fine hanno segnato il destino dell'operazione e successivamente hanno posto le condizioni per consentire agli Ucraini di rendere inutilizzabile l'aeroporto Antonov.

Una prima osservazione è che, a livello tattico, sia gli Alleati nel 1944 che i Russi nel 2022 hanno sofferto per il mancato sfruttamento dell'intelligence in modo appropriato. In entrambe le circostanze, le forze attaccanti credevano di andare contro i resti malandati di nemici sconfitti. Nonostante l’abbondanza di informazioni provenienti dal programma di decrittazione Ultra,5 gli ufficiali dei servizi segreti alleati non furono in grado di convincere i propri comandanti6 dei pericoli per le forze aviotrasportate rappresentati dallo schieramento delle truppe tedesche. Gli Alleati credevano che lo spirito combattivo dei tedeschi fosse stato schiacciato nelle offensive estive del 1944, sulla testa di ponte della Normandia e che restava solo da distruggere l'area industriale della Ruhr per porre fine alla capacità fisica della Germania di fare la guerra. I comandanti alleati erano convinti che il grosso dell'esercito tedesco avesse ripiegato in Germania e che l'area lungo la direttrice del Market Garden sarebbe stata difesa dai resti di reparti fiaccati e da inesperti soldati della Gioventù Hitleriana.7

La percezione del nemico da parte delle VDV impiegate in Ucraina per l’assalto all’aeroporto Antonov non è stata molto diversa da quella degli Alleati nel ‘44. Quando sono stati interrogati i soldati russi catturati hanno dichiarato di ritenere che sarebbero stati accolti come eroi dagli Ucraini, che questi agognavano una riunificazione con la madrepatria russa e che erano stanchi di un governo ucraino corrotto e in mano ai nazisti. Tutto ciò in base alla narrativa della propaganda divulgata dal Cremlino nel quadro di una potente info-campaign destinata alle proprie truppe prima del loro impiego per l’invasione dell’Ucraina.8

Una seconda riflessione riguarda le modalità della manovra attuata. Nel 1944, la componente terrestre degli Alleati – le unità del 30° corpo d’armata - riuscì a conseguire il controllo di tutti gli attraversamenti dei corsi d’acqua lungo una direttrice di circa 100 km, in modo da precludere ai Tedeschi qualunque possibilità di contrattaccare con successo.

Il piano di attacco dalla terza dimensione prevedeva l’effettuazione di un lancio diurno, così da permettere ai paracadutisti alleati di ammassarsi rapidamente nei settori di atterraggio assegnati e muovere in direzione dei loro obiettivi iniziali. Gli Alleati avevano stimato che le forze nemiche concentrate nei settori operativi della 82^ e della 101^ divisione americane sarebbero stata superate nell’arco di una giornata e che il 30° corpo d’armata avrebbe avvicendato senza problemi le divisioni nel prosieguo dell’operazione.

Le forze aviotrasportate britanniche e polacche dislocate all'estremità settentrionale del settore di penetrazione delle forze alleate, come detto esteso per una profondità di 100 km, ricevettero l’ordine di resistere per quattro giorni9 prima di essere, a loro volta, sostituite dalle unità del 30° corpo d’armata. L'inserimento aereo della 1^ divisione aviotrasportata alleata avvenne durante il giorno, con i primi lanci effettuati tra le 12.30 e le 14.0010 e consentì l’occupazione di ponti ed altri k-terrain per consentire l’afflusso successivo del 30° corpo d’armata che doveva irrompere nella Ruhr.

Veniamo ai giorni nostri e all’operazione delle truppe aviotrasportate russe in Ucraina, dove anche i comandanti dell'11^ brigata hanno effettuato un’infiltrazione aerea impiegando, come detto, trentaquattro elicotteri da trasporto multiruolo Mi-8, scortati da elicotteri d'attacco Ka-52, in un’operazione svolta in pieno giorno. I Russi volevano infiltrare i loro soldati per creare un ponte aereo che consentisse l’arrivo all’aeroporto Antonov delle forze approntate per il prosieguo dello sforzo in direzione di Kiev. A metà mattina,11 le forze russe si erano assicurate l'aeroporto e diciotto velivoli da trasporto Il-76MD si erano diretti verso Kiev dopo essere decollati da Pskov, in Russia, base della 76^ divisione d'assalto aereo delle Guardie. Una troupe giornalistica della CNN ha persino conversato con uno dei comandanti delle VDV12 giunte sull'aeroporto solo trentasei minuti dopo che i primi elicotteri erano stati avvistati sul fiume Dnepr. A mezzogiorno, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky confermò che l'aeroporto era in mano russa.

Abbiamo visto che nelle loro fasi iniziali entrambe le operazioni hanno avuto successo. In entrambi i casi, tuttavia, le azioni difensive sulle drop zone attuate dai difensori si sono rivelate fatali per gli attaccanti.

L’“effetto sorpresa” è fondamentale per le forze aviotrasportate e d'assalto aereo e, soprattutto all'inizio di un’operazione, l'audacia fa spesso conseguire la vittoria, tuttavia un paracadutista professionista deve anche essere preparato per la reazione del nemico. Inizialmente gli Alleati ebbero un grande successo nella parte definita Market,13 ma le forze impegnate nella parte Garden riuscirono a coprire solo la metà della distanza prevista il primo giorno.14 Nel frattempo anche i Tedeschi si resero presto conto di cosa stesse succedendo e quelli che gli Alleati pensavano fossero difensori troppo vecchi, giovani o malati per combattere efficacemente, erano in realtà due divisioni Panzer SS. Queste unità tedesche temprate dalla guerra passarono immediatamente al contrattacco con ferocia, creando ampi varchi nel dispositivo dei paracadutisti alleati, equipaggiati con armamento leggero e non in grado di ricevere rapidamente dei rinforzi. Con l’impiego di forze corazzate combinate contro reparti di fanteria leggera aviotrasportata, i Tedeschi non ebbero problemi ad isolare e distruggere le unità alleate.

All'aeroporto Antonov, i Russi hanno sfruttato la velocità e la sorpresa del loro assalto pianificato per la fase iniziale dell’invasione in Ucraina per dare alle VDV un vantaggio psicologico e porre gli Ucraini di fronte a un fatto compiuto. I pianificatori russi, tuttavia, non hanno tenuto conto della forte resistenza incontrata sia lungo il percorso verso l'aeroporto, sia dopo la sua iniziale messa in sicurezza.15 Condurre un attacco alla luce del giorno, poi, ha consentito alla Russia di superare il problema della mancanza di apparecchiature per la visione notturna e di aumentare il coordinamento nella manovra, ma ha anche lasciato le forze russe vulnerabili ai sistemi di difesa aerea portatili (MANPADS), con la conseguente perdita di due elicotteri Ka-52 e tre Mi-8.16 Inoltre, gli Ucraini hanno rapidamente intuito quale fosse il piano russo e, senza perdere tempo,hanno contrattaccato con la 4^ brigata di reazione rapida della Guardia Nazionale ucraina, impiegando aerei d'attacco Su-24M per il supporto aereo ravvicinato.

Nonostante l'impiego da parte russa di velivoli sia ad ala rotante, sia ad ala fissa per contrastare i veicoli corazzati della 4^ brigata di reazione rapida, il contrattacco ucraino è stato un successo. Alle 22.00 del 24 Febbraio i paracadutisti russi erano stati cacciati dall'aeroporto e dispersi nei boschi circostanti.17

Quando gli Alleati non furono in grado di conseguire il loro principale obiettivo strategico, che consisteva nell’attraversamento del Reno, rimasero con un saliente scoperto18 profondo sessanta miglia. Il saliente lasciò gli Alleati esposti a contrattacchi che dovevano essere costantemente respinti. La necessità di difendere il saliente rallentò ulteriormente lo slancio alleato poiché le truppe erano ora bloccate su un'area ausiliaria del teatro europeo. L’Operazione Market Garden, con le sue rilevanti carenze nell’intelligence e nella leadership, ebbe tra le altre conseguenze il prolungarsi dell’occupazione dei Paesi Bassi di altri nove mesi e ulteriori sedicimila morti tra gli Olandesi.19

Dopo il successo del contrattacco ucraino, il giorno successivo i Russi hanno nuovamente attaccato l'aeroporto Antonov con un attacco combinato aereo e terrestre20 che, alla fine, è riuscito ad avere ragione sui difensori ucraini, ma questi hanno avuto il tempo di distruggere la pista e altre infrastrutture, impedendo così ai Russi di poterlo sfruttare per il ponte aereo nell’avanzata verso Kiev.21 Gli Ucraini, poi, hanno continuato a tenere i Russi sotto pressione22 nell'area di Hostomel, dove si trova l’aeroporto e hanno ripetutamente attaccato le colonne corazzate russe, inibendo ogni possibilità di movimento dall'aeroporto in direzione di Kiev. A livello operativo e strategico, l'impossibilità da parte delle VDV di sviluppare un attacco rapido ha fatto sì che i Russi rimanessero bloccati per settimane, fino al ritiro definitivo all'inizio di aprile.

Nell'analisi dell'Operazione Market Garden e dell'assalto all'aeroporto Antonov, le somiglianze sono piuttosto evidenti e si prestano ad una serie di considerazioni relativamente alle modalità di avvolgimento dalla terza dimensione.

Un’unità di paracadutisti equipaggiati con armamento leggero può certamente sfruttare la rapidità e la violenza dell'azione per costringere un nemico alla capitolazione, ma deve essere in grado di sfruttare il “fattore sorpresa”. Il nemico non deve avere il tempo di reagire in massa, prima che sia stata stabilita e consolidata la “testa di ponte” sugli obiettivi raggiunti.

La conoscenza del terreno, degli obiettivi e del supporto di fuoco avversario è fondamentale nel tempo che intercorre tra i primi atterraggi e l’afflusso dei rinforzi, quando l'assalto è nella sua fase più vulnerabile.

In fase di pianificazione di un’operazione aviotrasportata il primo aspetto da considerare è la sostenibilità della missione. Le forze aviotrasportate non sono concepite per resistere per lunghi periodi di tempo.

L'Operazione Market Garden avrebbe dovuto durare dalle quarantotto alle novantasei ore e l'assalto all'aeroporto Antonov ha finito per richiedere all'incirca lo stesso tempo. È necessario considerare la distanza fisica tra le forze terrestri in afflusso e le “teste di ponte” stabilite con l’infiltrazione aerea. Nondimeno, devono essere conosciuti i potenziali ostacoli e il livello di resistenza che è possibile incontrare e a tale scopo l’intelligence svolge un ruolo fondamentale. Solo con tali conoscenze un piano di avvolgimento verticale può raggiungere obiettivi più realistici e aumentare le possibilità di successo.

L'assalto aereo, che avvenga tramite aviolancio o che sia effettuato con il trasporto su elicotteri, pone il soldato in una posizione molto precaria. Spetta alla leadership delle unità aviotrasportate garantire che le modalità, i mezzi e i fini di un'operazione siano congruenti e che nessun aeroporto o obiettivo sia troppo lontano.

2Ibid.

3Ibid.

5 J.J. Jeffson, Operation Market-Garden: Ultra intelligence ignored, Fort Leavenworth, Kansas, 2002.

6 D.P. Houghton, Understanding Groupthink: The Case of Operation Market Garden, Parameters 45, n. 3, 01/09/2015.

7 S. Badsey, Arnhem 1944: Operation “Market Garden”, Ospery Publishing, 1993.

8 N.Cristadoro, La infowar russa, Difesa Online, 04/04/2022. https://www.difesaonline.it/mondo-militare/la-infowar-russa

10 S. Ritchie, Arnhem: Myth and Reality: Airborne Warfare, Air Power and the Failure of Operation Market Garden, Crowood Press Ltd., Ramsbury, 2011.

11 J. Marson, Putin Thought Ukraine Would Fall Quickly. An Airport Battle Proved Him Wrong, the Wall Street Journal. 03/03/2022.https://www.wsj.com/articles/putin-thought-ukraine-would-fall-quickly-an...

12 S. Roblin, Pictures: In Battle For Hostomel, Ukraine Drove Back Russia’s Attack Helicopters And Elite Paratroopers, 1945, 25/02/2022. https://www.19fortyfive.com/2022/02/pictures-in-battle-for-hostomel-ukra...

13 S.J. Zaloga, Operation Market Garden 1944 (1). The American Airborne Missions, Osprey, 2014.

14 S. Ritchie, op. cit.

15 J. Marson, ibid.

16 S. Roblin, ibid.

17 S. Roblin, ibid.

18 J.B. Fox, Lessons learned from Operation Market Garden, Lucknow Books, 2014.

19 J.B. Fox, ibid.

20 L. Lewis- W. Stewart, Russian paratroopers' doomed raid to take airport: Video shows elite troops before they were wiped out at battle of Hostomel at the start of invasion as Russia admits five were killed in 'special operation', Mail Online, 12/03/2022. https://www.dailymail.co.uk/news/article-10606279/Russian-paratroopers-d...

21 J. Marson, ibid.

22 L. Lewis- W. Steward, ibid.

Foto: MoD Federazione Russa / web / MoD Ucraino