Navi con scafo rinforzato per il futuro della U.S. Navy?

(di Stefano Peverati)
14/01/21

Il capo delle operazioni navali, l'amm. Mike Gilday e i membri del Congresso degli Stati Uniti, nel corso del Simposio virtuale della Surface Navy Association 2021 (SNA) tenutasi l’11 gennaio, hanno risposto alla domanda relativa alla richiesta di navi specifiche per operare nell’Artico o se qualcuna delle future navi da guerra della U.S. Navy come le Littoral Combat Ships (classe Freedom e classe Independence), i cacciatorpedinieri classe Arleigh Burke (Flight IIA e successive) o le Littoral Combat Ships (classe Constellation) subiranno interventi di rafforzamento degli scafi per sostenere le operazioni nelle gelide acque della regione.

Secondo quanto emerso l’ammiraglio Gilday ritiene che l’attuale flotta di navi da guerra di superficie della Marina degli Stati Uniti, costruite senza modifiche di rinforzo dello scafo, sia sufficiente per le operazioni negli ambienti artici. Inoltre le recenti esercitazioni hanno dimostrato e provato che la U.S. Navy potrà svolgere qualunque tipo di operazione navale anche grazie ai futuri programmi che saranno sviluppati.

L'ammiraglio Gilday ha inoltre osservato che la Marina degli Stati Uniti ha partecipato ad almeno 20 esercitazioni artiche, inclusa la ICEX.

La ICEX 2020 è una esercitazione biennale della durata di tre settimane che offre alla U.S. Navy la possibilità di valutare la sua prontezza operativa nella regione dell’Artico e di addestrarsi con altre agenzie statali, nazioni partner e alleate per aumentare l'esperienza nelle difficili condizioni della regione, oltre a mantenere la stabilità nell’area, migliorando capacità di operare nell'ambiente glaciale.

Per più di 70 anni, i sottomarini statunitensi hanno condotto operazioni sotto i ghiacci nella regione a sostegno del transito tra flotte, svolgendo attività addestrative e di cooperazione con gli alleati. La U.S. Submarine Force ha svolto circa 100 esercitazioni artiche.

Una delle più recenti è avvenuta nel marzo 2020 quando il sottomarino da attacco classe Seawolf USS Connecticut (SSN-22) salpato da Bremerton nello Stato di Washington e il sottomarino da attacco classe Los Angeles USS Toledo (SSN-769), che invece ha preso il mare da Groton nel Connecticut, hanno condotto varie attività nella regione artica, come le emersioni da sotto la calotta polare presso l’Ice Camp Seadragon (foto).

Il membro del Congresso Rob Wittman, ranking member, della sottocommissione della Camera Armed Services on Seapower and Projection Forces, considera una presenza navale di superficie americana vitale per scoraggiare la Russia, inoltre ha sottolineato che i futuri Polar Security Cutter della VT Halter Marine destinati alla U.S. Coast Guard saranno importanti per svolgere questo "ruolo di presenza artica”. A sostegno delle affermazioni di Wittman è intervenuto il presidente della sottocommissione, deputato Joe Courtney, affermando che la U.S. Coast Guard è impegnata a sensibilizzare e far comprendere al popolo, al governo e alla U.S. Navy l'importanza dell'Artico.

Infine, lo U.S. Department of the Navy ha pubblicato la scorsa settimana il suo progetto strategico per l'Artico intitolato “Blue Arctic” che fornisce uno schema per i prossimi due decenni e delinea una guida strategica su come il Dipartimento applicherà la potenza navale nella regione artica.

Foto: U.S. Navy