Secondo Obnosov, la difficoltà principale nello sviluppo dei missili, che voleranno più veloci del suono, è stata quella di progettare nuovi materiali in grado di sopportare le altissime temperature provocate dal regime ipersonico. Parliamo, infatti, di missili con una velocità di punta di Mach sei/otto (o addirittura dieci/dodici) con tecnologia RamJet.
Entro il 2030 – ha aggiunto Obnosov – avremo sviluppato la tecnologia necessaria per realizzare velivoli con equipaggio a velocità ipersonica.
Il direttore generale della Tactical Missile Systems Corporation ha chiaramente affermato, inoltre, che i missili ipersonici equipaggeranno i bombardieri di nuova generazione PAK-DA che entreranno in servizio entro il 2023. La Russia ha iniziato lo sviluppo di un nuovo bombardiere strategico nel 2014.
Il progetto, messo da parte per diversi anni e noto come PAK-DA (acronimo russo di "futuro aeromobile a lungo raggio"), ha ricevuto il via libera dalla leadership russa soltanto pochi mesi fa.
Secondo i media russi, citando fonti del ministero della Difesa, sarà la società Tupolev a sviluppare il PAK–DA. Gli ingegneri russi starebbero puntando su un aereo subsonico a forma di "ala volante", il che garantirebbe superiori "capacità stealth".
Il PAK-DA, secondo le direttive del ministero della Difesa, dovrà essere dotato di sistemi avanzati per la guerra elettronica ed armato con i nuovi missili nucleari da crociera a lunga gittata, oltre ad una varietà di armi convenzionali ad alta precisione. Il nuovo bombardiere andrà in produzione entro il 2023 e sarà molto probabilmente costruito presso una nuova linea di assemblaggio di aeromobili nello stabilimento di Kazan.
Il PAK-DA dovrà sostituire l'attuale flotta strategica russa composta da 63 Tupolev Tu-95MS Bear e 13 Tu-160 Blackjack (foto d'apertura).
Franco Iacch
(foto: Presidenza russa / web)