Semi-automatico del Maggiolino: idea applicata sui very heavy-duty truck

(di Gianluca Celentano)
21/01/25

Parliamo del camaleontico e simpatico Volkswagen Type 1, meglio conosciuto come "Maggiolino" o "Beetle". Secondo le fonti, tra il 1938 e il 2003, le sue vendite hanno superato 21 milioni di unità. Pochi sanno che, tra le sue varianti, esisteva anche una versione automatica, o meglio, semi-automatica.

Analizzando l’aspetto tecnico di questa trasmissione, scopriamo che non è poi così lontano dalle soluzioni presentate durante l’introduzione del porta-carri ATC81 Hydrotrans (foto seguente) del nostro esercito.

Alla base del sistema "Stickshift" del Beetle, che riportava talvolta la semplice dicitura Automatic, troviamo un convertitore idrodinamico di coppia. Tuttavia, come per l’ATC81, che non era precursore di un vero automatismo ma una soluzione intelligente e tuttora utilizzata per carichi eccezionali, il sistema del Maggiolino e del ATC81, includevano una frizione tradizionale.

Come funzionava

Nel caso del Maggiolino, la frizione non era di tipo lock-up (che esclude il convertitore di coppia), ma serviva a separare il convertitore dalla scatola del cambio manuale a tre marce, dando origine al termine semi-automatico. Consumi a parte, l’effetto frenante del motore era minimo per la mancanza del blocco convertitore; elevato invece quello dei freni.

Questo sistema, introdotto nel 1968 sui modelli 1300 e 1500, consentiva di eliminare l’uso del pedale della frizione durante il viaggio o le soste, ma richiedeva comunque il suo utilizzo per cambiare marcia.

Le marce si innestavano tramite una classica leva ad H con le seguenti posizioni:

  • L (Low): una marcia corta per salite o spunti;

  • e 3° marcia: utilizzabili come rapporti principali di guida;

  • Retromarcia.

L'avviamento del motore avveniva con la leva in folle, in assenza di un pedale della frizione o di un elettropedale del freno. Il naturale spunto del veicolo veniva contrastato premendo il freno.

Aspetti tecnici e mercato

Il sistema semi-automatico influiva sul peso del veicolo e sui consumi, rendendolo più apprezzato negli Stati Uniti e in Messico rispetto all’Europa, dove rimase una rarità. Inoltre, il Maggiolino semi-automatico adottava sospensioni posteriori indipendenti a doppio snodo, più stabili rispetto al tradizionale assale oscillante.

La sua produzione si concluse nel 1975.

Sistemi simili nella storia

Sistemi composti da un cambio meccanico abbinato a un convertitore di coppia furono precursori dell’automatismo già negli anni '30 negli Stati Uniti, con nomi come Fluid Drive. Questi sistemi, utilizzati soprattutto nei taxi, avevano ancora il pedale della frizione, necessario per cambiare marcia ma non per partire o fermarsi, come accadeva sull’ATC81 e sul Maggiolino.

Nel caso del Beetle semi-automatico, un sistema più moderno utilizzava un solenoide sulla leva del cambio, che staccava la frizione automaticamente per consentire l’innesto delle marce, eliminando la necessità di un terzo pedale.

Tecnologie simili furono impiegate su altre auto del passato, come la Citroën DS (senza convertitore) oppure su furgoni e minibus, per alleggerire lo stress di guida.

Foto: web