Porsche 597 e DKW Munga: "avveniristici" veicoli militari tedeschi degli anni '50

(di Gianluca Celentano)
24/05/22

Dopo la Lamborghini LM002 4x4 di fine anni’80 animata con il V12 da 5167 cm³ della Countach adatta soprattutto a qualche sceicco degli Emirati o l’insolito prototipo Fiat Oltre, il SUV estremo del 2005 mai realizzato e degno (in teoria) successore dell’AR76, anche la tedesca Porsche realizzò a fine anni ‘50 un “light galleggiante” militare.

Nell’esercito tedesco, ricostituito dopo la seconda guerra mondiale nel ‘55 con il nome di Deutsches Heer, i marchi che vanno per la maggiore grazie agli allestimenti logistici e operativi sono Unimog, Mercedes e Man (dal 2011 fa parte del gruppo Volkswagen AG) i quali sono in vetta in tema di prestazioni e affidabilità mentre Volkswagen, la più easy, si ritaglia uno spazio nella mobility militare di specificità come nel caso dell’interessante ambulanza 4x4 allestita su VW AMAROK.

Alla luce di questi importanti nomi, anche la Porsche che ha sempre avuto un collegamento storico con Volkswagen, realizzò intorno al 1950 un veicolo multiruolo per tener testa alle performanti Jeep e Land Rover.

Soprannominata Jagdwagen auto da caccia, venne presentata la Porsche Type 597 4x4 (foto apertura), un veicolo anfibio che suscitò interesse anche nel mercato civile anche se gli esemplari rimasero numericamente molto limitati.

All’epoca diversi produttori tedeschi come DKW e Auto Union AG, ebbero l’opportunità di rilanciare dopo la guerra l’industria dell’automotive entrando in pubbliche gare per offrire un mezzo multiruolo e versatile all’esercito tedesco.

Durante la riforma della Bundeswehr negli anni ’50, la casa fondata da Ferdinand Porsche produceva addirittura telai per veicoli furgonati leggeri, ma oltre alle sue veloci autovetture fu il progetto 597 ad essere apprezzato maggiormente.

La Jagdwagen era allestita su un telaio in acciaio robusto ma leggero con sospensioni telescopiche indipendenti, mentre il suo propulsore era inizialmente un 4 cilindri boxer da 1.5 cm3 e 50 cv, sostituito con il 1.6 cm3 utilizzato dalla Porsche 356 e anch’esso raffreddato ad aria. Collocato da sempre posteriormente il motore Porsche si associava alla campana del cambio, che nel caso della 597 era un 4 marce sincronizzato dotato di riduzione e con prestazioni finali nell’ordine dei 100 km/h.

La sua Ptt di soli 870 kg e i suoi bordi di attacco e uscita rendevano la Jagdwagen agile e in grado di superare pendenze del 65% con a bordo 4 occupanti compreso il conduttore.

La trazione integrale era inseribile sull’anteriore e tramite un comando si azionava un riduttore di velocità per i passaggi più gravosi. La sezione stretta degli pneumatici aumentava la sua mobilità sui terreni fangosi mentre la sua struttura seppur con una linea di cintura bassa e l’assenza di sportelli, era perfettamente galleggiante senza un vera e propria propulsione, ma solo accelerando la rotazione 4x4 delle ruote.

La struttura abitativa era telonabile in caso di vento o pioggia e la strumentazione davvero ridotta all’osso, mentre i sedili erano removibili in base alle necessità di carico.

L’alimentazione delle batterie era a 24 volt, una consuetudine militare e, seppur ricordasse un po' una vasca da bagno o una variante del mitico Maggiolino per via anche dei suoi fanaloni tondi anteriori, gli stessi concorrenti inglesi e francesi dimostrarono un notevole interesse per la 597.

DKW Munga

Molta più fortuna ebbe il fuoristrada DKW Auto Union - oggi Audi – che sempre negli anni ‘50 presentò un avveniristico veicolo militare e non solo, con una cilindrata di soli 1.000 cm3. Il suo nome Munga, multiuso entrò in servizio nel 1956 e ne furono prodotti circa 46 mila unità.

Utilizzato dalla Bundeswehr della Germania occidentale e dalla polizia di frontiera tedesca si è subito fatto apprezzare per la robustezza e praticità.

Studiato per trasportare in base al tipo di allestimento dai quattro agli otto occupanti aveva diverse conformazioni e una caratteristica unica che lo faceva riconoscere all’istante: i parafanghi anteriori a scivolo. La calandra anteriore riporta i quattro anelli caratteristici di Audi che allora era Auto Union, ma molti lo conoscono con per la sigla del suo progetto, F91/4 oppure Mehrzweck-Wagen.

Possedeva dimensioni compatte e un passo interasse di soli due metri ma, a differenza del Porsche 597, non era anfibio.

Sicuramente aveva un bel suono il suo veloce motore con soli 3 cilindri da 974 cm³ a 2 tempi che erogavano 44 cavalli.

Cambio a 4 marce e trazione integrale permanente più due ridotte rendevano questo mezzo di soli 3 metri e mezzo con una Ptt di soli mille kg nella versione più piccola, un inarrestabile light da ricognizione seppur un po' troppo rumoroso.

Foto: web