Il gigante M47 degli alpini arriva a Schilpario

(di Gianluca Celentano)
06/12/24

Il legame tra il corpo degli alpini e le tradizioni storiche del Paese è ben noto e rappresenta il tratto distintivo di un'élite da sempre abituata alla fatica e, soprattutto, alla predisposizione a portare un simbolo di fratellanza e solidarietà: il copricapo con penna nera, tra i più iconici dell’Esercito.

Dal rinomato 3° reggimento alpini di Pinerolo, presso la caserma Berardi, è partito un nuovo gesto per valorizzare la storia del nostro Esercito e del corpo degli alpini.

I lavori, seguiti dal generale in ausiliaria Vincenzo Stella, hanno ottenuto il via libera dall’ufficio storico dello stato maggiore Esercito e dal comando logistico dell’Esercito – ufficio alienazioni.

Così, lunedì 2 dicembre, il carro armato M47 del 1948, del peso di quasi 60 tonnellate, è stato ufficialmente ceduto al Museo Militare di Schilpario, in Val di Scalve (BG). Questo museo, già visitato in occasione di un servizio sui numerosi automezzi militari custoditi con passione dal collezionista Silvano Bettineschi, arricchisce ora la sua collezione con questo prestigioso veicolo.

Contattato da noi, Bettineschi ha condiviso le sue ambiziose prospettive culturali per il museo: “Sin dai 17 anni collezionavo oggetti militari, poi sono passato ai veicoli, e l’M47 appena arrivato rappresenta il pezzo più importante e l’unico in Lombardia.”

I lavori

Lunedì 2, l’impresa King Oversize di Medolago (BG) ha impiegato una potente autogrù per sollevare il carro armato fino a un’altezza di 10 metri.

Bettineschi ha raccontato che, essendo un veicolo americano, il titolare dell’impresa, il sig. Manzi, avrebbe voluto utilizzare come trattore stradale un Kenworth importato dagli Stati Uniti. Tuttavia, il passo dell’imponente – e affascinante – camion si è rivelato inadatto alle strette curve che portano a Schilpario. Per questo motivo, è stato scelto uno Scania, sempre della stessa azienda di trasporto.

A seguire i lavori presso la caserma Berardi erano presenti il comandante, colonnello Alberto Salvador, e i suoi uomini, tra cui il sergente maggiore Massimiliano Leo.

Il viaggio, lungo 350 chilometri, è iniziato strategicamente nella notte di martedì e si è concluso alle 4 del mattino successivo con l’arrivo del carro al museo.

Bettineschi ha espresso gratitudine all’Esercito per questa opportunità, che prevede una permanenza del veicolo al museo per due anni prorogabili. Le novità dal 3° reggimento alpini, però, non si fermano qui: oggi, 6 dicembre, il comandante Alberto Salvador cederà il comando al suo successore, il colonnello Daniele Simeoni.