I vaccini arrivano a domicilio con un’opera d’arte, la Fiat 500

(di Gianluca Celentano)
05/04/21

Ammetto che, per questioni anagrafiche, mi manca la guida di una vecchia Fiat 500 e che le mie esperienze a bordo di questo gioiellino della casa torinese e simbolo del boom economico italiano sono solo da affascinato passeggero.

Mi sono rifatto però con la sua evoluzione, la Fiat 126, con cui mi sono impratichito di doppiette e tacco e punta. Intramontabili nei ricordi, le levette dell’aria e avviamento.
Ma non passa inosservata l’iniziativa di Giulio Pirolo, medico in pensione e di sua figlia Lucia, medico in servizio, di somministrare a domicilio a infermi e anziani il vaccino trasportato nelle strette vie dei paesi in provincia di Belluno con una Autobianchi 500 Giardiniera del ‘69.

L’idea nasce da suo figlio Giorgio, designer automobilistico e dalla passione del dottor Giulio nel collezionare Fiat 500 per esporle annualmente al raduno di Cortina d'Ampezzo.
Insieme hanno realizzato un’automedica strutturata su una Autobianchi Giardiniera furgonata, cioè senza sedili posteriori e superfici vetrate.

Sul tetto dell’autoveicolo c’è un lampeggiatore rotante blu e dietro una supporto tipo portapacchi con il diffusore sonoro del segnale di soccorso. Non è chiaro se l’acquisizione di questa singolare vettura da museo sia avvenuta dopo una lunga trattativa con qualche associazione di soccorso, fatto sta che il suo colore bianco e i loghi con le croci, riconducono a prima vista alla Croce Rossa.

Un’idea lodevole che ha permesso di somministrare già molti vaccini seguendo tutti i parametri del caso e, ahimè, in netto contrasto con quella percepibile disorganizzazione della confinante Lombardia dove, almeno a Milano, il continuo contrasto delle disposizioni continua a generare troppa confusione ai soggetti più deboli tra cui gli anziani. Se l’anno scorso, in piena pandemia, la Regione Lombardia ha fatto del suo meglio, con l’attuale distribuzione vaccini, duole dirlo, le cose non vanno molto bene e forse, andrebbe lasciato lavorare a 360 gradi il generale Figliuolo.

Iniziativa privata di cittadini

L’ingegno italiano è qualcosa di meraviglioso quando opera in sinergia con le strutture pubbliche preposte e con l’ausilio, ricordiamolo, del lavoro di migliaia di volontari. In Veneto quasi il 73% degli over 80 è già coperto dalla prima dose di vaccino e nella provincia di Belluno questo merito va anche al dottor Giulio Pirolo e alla sua 500 Giardiniera. Con un piacevole rumore che molti chiamerebbero una musica, appena passa nei borghi medioevali o stretti vicoli, attira su di sé l’attenzione e la curiosità degli abitanti rendendo più semplice il lavoro di Giulio e di sua figlia Lucia, che circolano rigorosamente con tutti i presidi medici e sanitari del caso e una lista dei pazienti più vulnerabili.

Fiat/Autobianchi 500 Giardiniera

L’idea nasce nel’60 dall’ingegno di Dante Giacosa nell’allestire sulla base del “cinquino” un motore a sogliola con cilindri orizzontali da applicare sotto il vano di carico e un allungamento del passo di 10 centimetri.
La cilindrata è quella della 500 Sport, 499 cc, ma leggermente rivisto e tranquillizzato visto l’impiego come auto da lavoro. Eroga 17,5 cv e la vettura raggiunge poco più dei 95 km/h. Stesso concetto fu utilizzato per laBianchina, la popolare due porte utilizzata dal ragionier Fantozzi.

Anche lei ha fatto il militare

A fine anni ‘50 le macchine fotografiche non erano molto diffuse tra i militari, e immortalare i momenti goliardici tra loro non era semplicissimo, tanto meno i selfie. Ma icone come la Topolino (foto), la Fiat 600 o la Multipla, le 850 o le 500 e varianti, hanno ben ricoperto il loro ruolo sotto le armi, magari come auto in servizio per le Maggiorità.

I più ricorderanno solo “una derivazione” della 850, cioè l’F900, ma si tratta di qualcosa di un po' più recente.

Rimane il fatto che a Belluno, l’idea di associare il simbolo motoristico della ripresa italiana, la Fiat 500 al vaccino, trasmette inevitabilmente quell’ottimismo di cui c’è bisogno, magari anche di un nuovo miracolo economico italiano che ci auguriamo davvero prossimo.

Immagini: fotogrammi Corriere della Sera / web