"Guasto tecnico" nel Golfo Persico: i "Riverine Command Boat" dei marines

(di Massimiliano D'Elia)
14/01/16

La vicenda tra gli Stati Uniti e l’Iran, che ci ha tenuti  con il fiato sospeso e che si è risolta con la liberazione dei marinai, ha riportato all’attenzione degli addetti ai lavori quei piccoli barchini sui cui i militari americani si stavano esercitando, prima del presunto guasto tecnico e del presunto sconfinamento nelle acque territoriali iraniane. Ma di che si tratta?

Sono imbarcazioni costruite dall’azienda svedese Dockstavarvet, le Combat Boat 90 (CB90), denominate dalla U.S. Navy “Riverine Combat Boat”, fanno parte integrante della quinta flotta della U.S. Navy ed operano nella zona del Golfo Persico. Navigano per lo più a protezione e all’ombra delle grandi navi da guerra.

La Combat Boat 90 (CB90) è una classe di imbarcazioni d'assalto, originariamente sviluppata per la marina svedese e successivamente acquisita anche da altre marine: inglese, statunitense, norvegese, greca, malese e messicana.

La CB90 è una imbarcazione veloce e maneggevole e il suo peso leggero, il basso pescaggio, e il doppio motore fanno sì che questo mezzo possa muoversi a una velocità di 40 nodi (74 km/h) anche nelle acque basse delle coste. I getti del motore sono parzialmente incanalati come nei sottomarini; ciò, gli consente di effettuare anche brusche manovre ad alta velocità, e  improvvise "frenate". Queste piccole imbarcazioni, hanno un equipaggio di circa otto marinai e sono in grado di eseguire una vasta gamma di attività operative. Naturalmente possono ospitare, in aggiunta, nuclei di altri militari, quasi sempre delle forze speciali.

La Riverine Command Boat è una piattaforma completamente chiusa e progettata, quindi, per  condurre operazioni di elevata mobilità e fuoco tattico ed ha una peculiarità quasi unica per mezzi del genere: lo spazio di lavoro interno è velocemente riconfigurabile, secondo le diverse esigenze operative e ha un sofisticato sistema di filtraggio dell’aria che consente la protezione anche da attacchi chimici.

Le caratteristiche di altissima versatilità del mezzo lo rendono, in sintesi, una piattaforma davvero efficace e “multi mission”.

(foto: U.S. Navy)