Lynx: il Vecchio Continente detta le regole del gioco

(di Andrea Cucco)
05/02/25

Il programma di modernizzazione della componente corazzata italiana vede nel Lynx AIFV (Armored Infantry Fighting Vehicle) uno dei suoi cardini. I test a fuoco di lunedì, presso il Poligono militare di Nettuno, ha confermato alcune delle straordinarie capacità. La sua modularità, combinata con le elevate prestazioni, rappresenta un passo avanti verso una forza armata più integrata e interoperabile a livello NATO.

Nel briefing precedente la dimostrazione è stata fornita una puntuale descrizione dal  col. Paolo Ambrosaino, direttore del Poligono di tiro di Nettuno, e delle peculiari capacità di sperimentazione e verifica dell'UTTAT (Unità Tecnica Territoriale per l’Addestramento e la Sperimentazione di Tiro), Rheinmetall e Leonardo hanno quindi dettagliato i progressi tecnici e cronologici del loro accordo e del piano per fornire - finalmente... - anche all'Italia mezzi corazzati credibili. Ricordiamo che a breve nascerà il colosso europeo “LRMV” (Leonardo Rheinmetall Military Vehicles).

Il programma su cui nasce la joint venture LRMV prevede una produzione complessiva di oltre 1.300 veicoli: 1.050 veicoli AICS, 272 MBT Panther, e 16 Lynx UOR (Urgent Operational Requirement - veicoli acquisiti in configurazione iniziale per rispondere rapidamente a necessità operative immediate).

Si stima un potenziale mercato di esportazione per almeno 700 unità aggiuntive nei prossimi 10 anni.

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Il capo di stato maggiore della Difesa ha preso la parola a fine presentazione per sottolineare due urgenze: Vi aiuteremo nell'export, ma dovete soddisfare le nostre richieste nazionali. Ringrazio l'amministratore delegato di Rheinmetall per averci fornito un primo Lynx e l'avvio in Ungheria della produzione dei primi esemplari italiani che ci permetterà di averne almeno 5 già nell'anno corrente, assieme ad alcuni carri armati Panther. Fino al 2031 sarà un periodo intenso, non solo per l'industria ma per noi che dobbiamo soddisfare le richieste di sicurezza in Europa e nell'Alleanza. Avete oggi trasformato un progetto in qualcosa di tangibile, avete dimostrato che potete farlo, ma è un primo piccolo passo, dobbiamo iniziare a muoverci più velocemente. La Joint Venture la considero anche fra Difesa ed Industria, perché non c'è capacità di Difesa, senza una parallela capacità produttiva.”

Raggiungiamo la linea di tiro

Static Firing Test - Una delle prove ha riguardato il lancio di proiettili a energia cinetica con innesco temporizzato contro un bersaglio statico. L'obiettivo era una struttura in alluminio delle dimensioni di 4x4 metri, con uno spessore di 4 millimetri. Questo tipo di test serve a valutare la capacità del cannone MK30-2/ABM (Air Burst Munition) di neutralizzare bersagli con precisione e letalità, simulando scenari di combattimento contro truppe nemiche in copertura leggera o mezzi non corazzati. I risultati hanno mostrato un'eccezionale precisione balistica, con la piena "neutralizzazione" del bersaglio. Questo dimostra che il sistema di fuoco del Lynx è calibrato per garantire un equilibrio ottimale tra potenza e controllo.

Capacita "Killer-Killer" - Un ulteriore test ha messo alla prova la capacità del Lynx di affrontare bersagli corazzati in movimento. Durante la prova, il veicolo ha sparato raffiche di proiettili perforanti contro una piastra d'acciaio di 2x2 metri con uno spessore di 40 millimetri. Questo tipo di test è progettato per simulare ingaggi contro mezzi nemici in scenari dinamici e ad alta intensità. Anche in questo caso, i risultati sono stati estremamente positivi. Il Lynx ha dimostrato di poter distruggere bersagli corazzati in movimento con estrema efficacia.

I test a fuoco condotti sul Lynx AIFV rappresentano un passo fondamentale nel processo di acquisizione di questo veicolo per l'Esercito Italiano.

Le prestazioni dimostrate nelle prove hanno fornito un primo assaggio delle capacità attuali e future del sistema d'arma, dal supporto alla protezione delle truppe, fino alla distruzione di mezzi nemici corazzati.

Il programma

L'iniziativa AICS (Armored Infantry Combat System) prevede lo sviluppo di cinque varianti basate su un telaio modulare in grado di adattarsi a 16 ruoli operativi diversi.

Tra le configurazioni previste figurano:

► Versione con armamento principale da 30 mm.

► Versione dotata di mortaio.

► Configurazione per la difesa aerea.

► Varianti armate con cannoni da 120 mm per supporto pesante.

► Versione non armata per compiti di trasporto e supporto logistico.

Questa versatilità garantisce all'Esercito Italiano una piattaforma unica per molteplici scenari tattici, aumentando l'efficienza e riducendo i costi di mantenimento grazie alla standardizzazione dei componenti.

Il programma segue una timeline rigorosa:

  1. Taglio della prima lastra d’acciaio: avvenuta a novembre 2024.

  2. Saldatura del primo scafo: gennaio 2025.

  3. Assemblaggio e integrazione: a partire dal primo trimestre 2025.

  4. Consegna e “italianizzazione”: entro il terzo e quarto trimestre dello stesso anno.

In parallelo, cinque Lynx in configurazione ungherese sono già in costruzione, con l’intento di essere adattati e consegnati nel 2025. Le ulteriori configurazioni dotate di torretta HITFIST 30 saranno disponibili dal 2026.

I risultati della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall non solo assicureranno prodotti finali di altissima qualità ma rafforzeranno anche l’industria della difesa italiana nel panorama internazionale.

Mentre qualcuno continua a pensare che le uniche innovazioni vengano da lontano, l’Europa dimostra ancora una volta di poter competere ad armi pari.

Il Lynx è la dimostrazione chiara di come il Vecchio Continente sappia ancora dettare le regole del gioco.

Foto/video: Difesa Online