L'ISIS ha bisogno di soldi: abbassato il "prezzo" delle schiave del sesso

17/02/15

Lo Stato Islamico ha bisogno di soldi per alimentare la propria macchina bellica e per racimolare fondi ha deciso di abbassare il prezzo delle donne vendute al mercato degli schiavi del sesso. I fondamentalisti dell’Isis continuano nel loro macabro quanto sdegnante stile di vita.

Mai nella storia moderna, il mondo aveva avuto a che fare con questa terribile piaga che non può essere condivisibile per alcun motivo. Non può essere accettata, compatita, capita, compresa. Ed è difficile davvero soltanto provare ad immaginare che in nome di una religione si possano compiere tali azioni.

Il documento in cui è stato “imposto” lo sconto per la vendita delle schiave è stato sottoscritto da quel contorto Dipartimento del Commercio dello Stato Islamico. Pertanto, tutte le “case d’asta” dovranno rispettare il nuovo prezziario.

Nel documento è presente il “listino prezzi” per la vendita di cristiane, yazidi o di qualsiasi etnia o credo non piegata all’Isis.

Una bambina in età compresa tra 1 e 9 anni, viene venduta a 172 dollari. Le adolescenti da 10 a 20 anni sono vendute a 129 dollari. Le donne da 20 a 30 anni dovranno essere vendute ad 86 dollari. Le donne dai 30 ai 40 anni saranno vendute a 60 dollari mentre il prezzo fissato per l’età compresa dai 40 ai 50 anni è di 43 dollari.

Le schiave non sono considerate come donne, ma etichettate come merce.

Continua il documento.

“Le schiave potranno essere acquistate tre alla volta dai miliziani dell’Isis ad eccezione delle ‘vendite all’estero’. Per turchi, siriani e tribù alleate, queste restrizioni non si applicano”.

Lo Stato Islamico, che gestisce mercati di schiavi a Mosul, in Iraq e a Raqqa, in Siria, cita la teologia per giustificare il rapimento delle donne destinate al mercato degli schiavi.

Proprio alcuni mesi fa (ottobre), lo Stato islamico, in un articolo pubblicato sul quarto numero della rivista jihadista chiamata Dabiq, ha sostenuto che la legge del Corano permette ai suoi combattenti di prendere le donne delle minoranze religiose come concubine.

Ecco un passaggio del testo.

"Satana insinua dubbi nei deboli di mente e di cuore. Si dovrebbe ricordare che schiavizzare le famiglie dei kuffar (infedeli, cioè tutti noi) e prendere le loro donne come concubine è un aspetto ben consolidato della Shari'ah. Chi si dovesse negare a tale principio o lo dovesse ignorare, non rispetterebbe i versetti del Corano e la narrazione del Profeta e, quindi, sarebbe un traditore dall'Islam".

Franco Iacch