L’Esercito Italiano acquisisce il munizionamento Vulcano

(di Tiziano Ciocchetti)
23/03/20

Lo scorso ottobre, reparti dell’Esercito Italiano hanno condotto una esercitazione in Qatar, Nasr 2019. Tra le altre attività, particolare attenzione è stata prestata all’utilizzo di munizionamento d’artiglieria guidato.

Infatti, i semoventi PzH-2000 dell’8° reggimento artiglieria Pasubio della brigata pesante Garibaldi, hanno effettuato i primi tiri di sperimentazione operativa (nel poligono di Al-Galail), da lunghissima distanza, di munizionamento da 155 mm VULCANO, progettato da Leonardo presso gli stabilimenti di La Spezia.

Con la denominazione VULCANO vengono indicati una serie di proietti decalibrati (in ambito terrestre con i colpi da 155 mm e navale con i colpi da 127 e 76 mm), aventi gittate elevate (che possono variare dai 50 agli 80 km).

Per quanto concerne il munizionamento terrestre, i colpi da 155 mm, comprendono una variante non guidata, denominata BER (Ballistic Exended Range); mentre due sono le versioni guidate GLR (Guided Long Range): una con guida solo GPS, 155 mm GLR/GPS; una GPS associata a un laser semi-attivo (SAL), 155 mm GLR/SAL.

Nel corso dell’esercitazione, i semoventi del Pasubio, hanno effettuato complessivamente una trentina di tiri con proiettili VULCANO BER. Mentre nel mese di novembre è stato effettuato l’ultimo test di verifica per l’omologazione del munizionamento 155 VULCANO GLR. Nel corso del 2020, invece, dovrebbero cominciare i primi tiri di sperimentazione con il 155 VULCANO BER da parte degli obici/cannone FH-70 da 155/39 mm.

Vista la decisione di reintrodurre in servizio l’obice OTO mod. 56 da 105/14 mm (al momento in forza presso il 1° reggimento artiglieria da montagna della brigata alpina Taurinense), non sarebbe il caso di adottare munizionamento guidato VULCANO da 105 mm, onde aumentarne la gittata (attualmente di circa 10.000 metri) e la versatilità d’impiego?

Foto: Esercito Italiano