Le forze armate sudcoreane e statunitensi stanno eseguendo una delle più grandi esercitazioni congiunte degli ultimi anni mentre Kim Jong-un lancia ancora missili, questa volta per protesta contro le esercitazioni che considera una prova di invasione.
La “Freedom Shield” è in corso in un’area a addestrativa a ridosso della zona demilitarizzata al confine tra le due Coree. L'esercitazione ha lo scopo di garantire le capacità congiunte di gestione delle crisi dei due Paesi per scoraggiare la guerra e disinnescare eventuali minacce alla sicurezza applicando scenari realistici che riflettano le minacce provenienti dalla Corea del Nord e per testare l’efficienza delle forze riserviste sulla base delle lezioni tratte dalla guerra in corso in Ucraina.
L’esercitazione è durata 11 giorni consecutivi, dal 13 al 23 marzo, proprio per riflettere la continuità di una situazione di combattimento reale.
Le principali forze in campo sono costituite dal III Marine Expeditionary Forces (MEF) di Okinawa e il I MEF di Camp Pendleton, California. Sono impiegati anche gli aerei americani cross-branch tra cui gli elicotteri d'attacco AH-64 Apache e F-35B. L'esercitazione ha visto la partecipazione di bombardieri strategici B-1B statunitensi, caccia stealth F-35A dell'aeronautica sudcoreana e caccia F-16 della US Air Force.
Gli USA hanno istituito un comando combinato della componente marina (CMCC) con i marines della Corea del Sud (ROK) al fine di aumentare la prontezza congiunta e consentendo un’idonea integrazione delle forze permettendo un'azione rapida e decisiva da intraprendere in un momento di crisi.
L'esercitazione include l'addestramento per gli sbarchi anfibi, esercitazioni di fuoco vivo e l'importante integrazione delle forze statunitensi e sudcoreane.
Oltre alla “Freedom Shield”, gli alleati effettueranno diverse esercitazioni combinate sul campo chiamate collettivamente “Warrior Shield FTX”. Il III MEF le ha descritte così: "lo scopo dell'addestramento Warrior Shield FTX è quello di migliorare ulteriormente la cooperazione tra ROK e forze armate statunitensi attraverso operazioni aeree, terrestri, marittime, spaziali, informatiche e speciali e migliorare tattiche, tecniche e procedure. L'alleanza ROK-USA rimane ad un alto livello di prontezza e continua a mantenere una solida postura di difesa combinata. Freedom Shield 23 è l'ultimo esempio di addestramento e di impegno ferreo a sostenere e difendere la sovranità della Repubblica di Corea da qualsiasi minaccia o avversario"1.
Intanto la Corea del Nord annuncia che 1.400.000 cittadini si sarebbero offerti volontari per unirsi o arruolarsi nell'esercito della nazione per combattere contro gli Stati Uniti. "Il crescente entusiasmo dei giovani di arruolarsi nell'esercito è una dimostrazione dell'incrollabile volontà delle giovani generazioni di spazzare via senza pietà i maniaci della guerra che fanno gli ultimi sforzi per eliminare il nostro prezioso paese socialista e raggiungere la grande causa della riunificazione nazionale senza fallo e una chiara manifestazione del loro ardente patriottismo", riferisce il quotidiano Rodong Sinmun (giornale ufficiale del comitato centrale del Partito del Lavoro di Corea, ndr).
Alla “Freedom Shield”, che il leader nordcoreano afferma aumentare le tensioni, partecipano sul campo anche i Royal Marines britannici e, come osservatori, militari di Francia, Australia e Filippine.
1 Imef.marines.mil
Foto: Esercito della Corea del Sud