La squadra fucilieri dei Marines

(di Tiziano Ciocchetti)
26/10/21

Gli Stati Uniti stanno concentrando sempre più le risorse strategiche nel Pacifico Meridionale. Non è certo un segreto che molti analisti militari diano quasi per certo uno scontro tra l’unica superpotenza e la Cina, magari per salvare Taiwan dalla volontà di annessione di Pechino (e quindi la produzione di superconduttori, fondamentali per la tecnologia occidentale).

Il Corpo dei Marine si sta preparando per affrontare il “nuovo” scenario operativo (un ritorno alle radici “navali”), fatto di catene di piccoli atolli (alcuni artificiali). La dismissione della componente corazzata, in favore dell’adozione di sistemi missilistici (soprattutto antinave), va di pari passo con le modifiche strutturali delle squadre e dei plotoni fucilieri. La Marine Rifle Squad, in particolare, ha visto un aggiornamento che ha cambiato la sua composizione di base da 13 fucilieri a 15. Oltre ad aggiungere due Marine alla squadra, la loro adozione di sistemi d’arma è aumentata.

I Marines hanno apportato quattro modifiche all’equipaggiamento della squadra fucilieri. Questi cambiamenti ne hanno aumentato la potenza di fuoco e implementato le capacità in un conflitto ad alta intensità come sarà quello contro la Cina. L'obiettivo sembra essere quello di rendere la singola squadra più autonoma e più capace, in linea con l'aggiornamento della struttura della Marine Rifle Squad.

La fanteria del Corpo dei Marine degli Stati Uniti ha adottato, da tempo, l'M-27 IAR (Infantry Automatic Rifle), derivante dall’H&K 416, calibro 5,56x45 mm e canna da 16,5 pollici (che permette un utilizzo ottimale della palla da 77 grani). L'intento originale era quello di sostituire l'M-249 SAW, nel medesimo calibro, con un'arma più leggera che utilizzasse gli stessi caricatori standard della serie M-4 e M-16A4.

Tuttavia, il Corpo dei Marine ha continuato a introdurre l'M-27 IAR (dotato di bipiede), senza abbandonare l’M-249. In effetti, tra gli addetti ai lavori, erano sorti non pochi dubbi sulla possibilità del IAR di assumere anche le funzioni di una LMG. 

A breve gli M-27 saranno equipaggiati con un LPVO della Trijicon, un'ottica 1-8X in grado di migliorare notevolmente la precisione del tiro, sia a corto che a lungo raggio. Inoltre, il Corpo dei Marines prevede di equipaggiare di soppressori di suono ogni fucile che, oltre a diminuire notevolmente il rumore prodotto dallo spara ne riduce la fiammata.

Vista la precisione nel tiro alle medie distanze, i Marines hanno deciso di equipaggiare gli SDMR (Squad Designated Marksman Rifle) con l’M-27, denominato in questo caso M-38 SDMR (uno per Marine Rifle Squad). La principale differenza tra M-27 e M-38 sarà il montaggio di un'ottica più potente. I tiratori esperti equipaggiati con SDMR utilizzeranno la Leupold TS-30A2 Mark 4 MR/T che fornisce un intervallo di ingrandimento di 2,5-8X. Il fucile da tiratore esperto, inserito nella squadra, si è rivelato una risorsa preziosa per i Marines in combattimento, specialmente nelle circostanze in cui si necessita di un tiro discriminato.

La capacità di raggiungere “lunghe” distanze (nell’ordine dei 500/600 metri) consente alla squadra dei Marines di ampliare il proprio raggio d'azione, disponendo al contempo di un'arma molto precisa per una varietà di scontri (come per esempio nel caso si dovesse effettuare un’imboscata, l’M-38 permetterebbe di assicurare un primo colpo preciso).

Per quanto concerne le armi d’appoggio, i Marines hanno abbandonato il lanciagranate monocolpo M-203, in favore dell’M-320. Quest’ultimo è un lanciagranate da 40x46 mm a colpo singolo in grado di utilizzare una vasta gamma di munizioni, dall’HEDP (High Explosive Dual Purpose) ai proiettili fumogeni e lacrimogeni. L'M320 equipaggia i "granatieri", una nuova figura inserita nella Marine Rifle Squad.

I granatieri della squadra fucilieri dei Marine potranno far volare una salva da 40 mm a 350 metri su un bersaglio. Questa capacità consentirà ai marines di ingaggiare bersagli coperti e fornire supporto di fuoco anche a distanze considerevoli. 

I vantaggi di un sistema autonomo (a differenza dell’M-203) sono molteplici. Innanzitutto, assicura che il fucile sia più leggero e molto più facile da usare. Altrettanto importante: un lanciatore autonomo è molto più pratico da usare di uno attaccato a un fucile. La conformazione dell'M-320 permette, inoltre, un puntamento migliore e maggiore rapidità nel caricamento rispetto al predecessore. 

L'M-3E1 MAAWS (Multipurpose Anti-Armor Weapon System) è in uso da anni con lo U.S. Army e si è dimostrato un cannone senza rinculo capace e facile da utilizzare. L’M-3E1spara un proietto da 84 mm con una gittata di oltre 800 m. ogni Marine Rifle Squad ne avrà in dotazione uno, in funzione anti blindato ma soprattutto in funzione anti bunker e anti personale.

Foto: U.S. Marine Corps