La Russia rafforza le FFAA ed avrebbe "risposto" alle sfide occidentali

01/12/14

Oggi, primo dicembre, è un giorno molto importante per la nuova Russia di Putin. Così come abbiamo scritto alcuni giorni fa, da questa mattina è finalmente operativo il comando della regione artica presso la base navale di Severomorsk, quartier generale della Flotta del Nord.

E' stato lo stesso Putin, la settimana scorsa, ad annunciare l'entrata in servizio di due brigate da guerra artiche oltre alle unità dell’aeronautica e della difesa aerea. Il dispiegamento di truppe nell’Artico è iniziato nel dicembre dello scorso anno con l’invio di unità di guerra elettronica mentre presso la città di Vortuka, a nord del circolo polare, hanno preso il via i lavori per la costruzione della rete radar che si concluderà entro il 2018.

Ma oggi è un giorno molto importante anche per l'aeronautica russa. Il Ministero della Difesa, infatti, ha tracciato il bilancio dell'anno ormai praticamente concluso, definendo gli obiettivi per il 2015.

Da Mosca citano tutte le esercitazioni svolte nel 2015 come la "Vostok-2014", "Selenge 2014", "Indestructible Brotherhood-2014" ed "Aviaindra 2014".

Un passaggio particolare, però, merita attenzione. Come si sa, le comunicazioni tra l'Occidente e la Russia dopo la vicenda Ucraina, sono state interrotte. I voli, per esempio, dei bombardieri russi lungo a ridosso dei confini europei non sono più stati comunicati da Mosca tanto da spingere la Nato, qualche settimana fa, ad emettere un avviso di pericolo per i voli civili per “traffico aereo ignoto e non autorizzato”. Questi voli, adesso, sono stati confermati ufficialmente dalla Russia con dovizia di particolari.

Al fine di rispondere alle sfide della deterrenza strategica – scrivono dal Ministero della Difesa – i nostri bombardieri a lungo raggio hanno eseguito più di 50 voli sulle acque del Nord ed in Norvegia, nel Mediterraneo, Baltico e nel Mar Nero. Le nostre formazioni – aggiungono - si sono spinte anche nell'oceano Atlantico e Pacifico e nel mare glaciale Artico.

Per migliorare l'efficienza e risolvere i problemi della difesa – spiegano da Mosca - l'Air Force ha ricevuto più di 60 sistemi di difesa aerea come l'S-400 e sistemi mobili per il rilevamento a bassa quota come il radar “Sky-M".

Nel 2015, infine, l'Air Force russa riceverà più di 150 aerei ed elicotteri. Secondo le previsioni, i reparti riceveranno bombardieri Sukhoi Su-34,caccia multiruolo Su-30 e da combattimento Su-35S, addestratori avanzati Yakovlev Yak-130 ed aerei da trasporto Ilyushin Il-76MD-90.

Si potenzierà anche la componente elicotteristica con gli elicotteri d’attacco Mil Mi-28N e Kamov Ka-52 (quest’ultimo era stato inizialmente pensato come esclusivo velivolo a supporto degli Specnaz), da trasporto Mi-8AMTSh e da assalto Mi- 35 (evoluzione del Mil-Mi 24).

Franco Iacch

(foto: MoD Fed. russa)