Quelli di massa e precisione erano due concetti opposti dell’arte militare e della funzione che un sistema d’arma avrebbe dovuto svolgere sul campo di battaglia. La guerra d’Ucraina, il conflitto mediorientale e la crisi del Mar Rosso hanno, invece, aperto la strada a quelle che una parte della teoria ha identificato come “Precise Mass”, cioè la “massa precisa”, con sistemi senza equipaggio relativamente economici, che possono essere schierati su larga scala e che sono anche tecnologicamente avanzati e mortalmente precisi.
La “dronizzazione” rapida delle Forze Armate Ucraine e l’impiego di droni e missili da parte degli Houthi sono solo alcuni degli esempi – forse i più eclatanti – dell’erosione del rapporto tra massa e precisione, determinata dal progresso tecnologico degli ultimi anni. La facilità d’accesso al know-how tecnologico e di conseguenza alle capacità produttive e d’impiego di sistemi di precisione, ha allargato lo spettro degli attori, statali e non statali, che possono dotarsi di armi avanzate ad un costo più basso. Si tratta di una “economia di scala” che non comporta, di converso, un abbassamento della qualità complessiva del prodotto realizzato.
La “Precise Mass” è una concezione estremamente realistica degli affari militari, opposta a quella in voga fino a qualche tempo fa in Occidente, secondo cui sistemi di “quantità” sarebbero stati sempre svantaggiati rispetto a quelli di “qualità” e che sarebbe stato impossibile, alla luce del primato tecnologico euro-americano, per il numero essere un fattore determinante sul campo di battaglia o anche in funzione deterrente.
Il vecchio pensiero strategico di superiorità tecnico-militare degli Stati Uniti e dell’Occidente nato durante la Guerra fredda, basato sullo sviluppo di sistemi altamente tecnologici – e non scalabili dall’avversario – volti a contrastare preventivamente una guerra d’attrito, dopo aver dato buona prova di sé anche durante la Prima guerra del Golfo e le guerre jugoslave, è stato superato dagli attuali eventi bellici.
In precedenza, prima del boom delle armi di precisione, per massimizzare il successo in un punto di attacco, i comandanti dovevano concentrare quanto più possibile le loro forze per ottenere la superiorità numerica. Di conseguenza, la guerra con armi non guidate aveva una tendenza intrinseca verso la massa. Oggi la precisione è un concetto “di massa”, lo spazio è saturo e conteso e la “dispersione attiva” delle forze sul campo di battaglia è un elemento da tenere in considerazione.
Questa situazione impone un cambiamento di paradigma notevole in Occidente nel modo di interpretare le esigenze operative delle forze armate e le capacità produttive dell’industria della difesa, guardando anche allo sviluppo di sistemi autonomi attritable, capaci di coniugare produzione di massa ed elevata precisione.