La Joint Stars 2024, terminata lo scorso 30 novembre, è stata la più importante esercitazione interforze italiana mai realizzata. Organizzata dal comando operativo di vertice interforze (COVI) e inaugurata l'11 novembre, si è conclusa presso la stazione navale “Mar Grande” di Taranto e la base aerea di Poggio Renatico.
La Joint Stars 2024, alla sua sesta edizione, è stata un evento rilevante e da non sottovalutare in un quadro internazionale complesso, caratterizzato dalle tensioni derivanti dal conflitto in Ucraina, da rinnovate instabilità in Medio Oriente e Nord Africa, in aggiunta (se mai ce ne fosse stato bisogno) alle crescenti minacce asimmetriche e cibernetiche.
L’Italia, situata strategicamente nel Mediterraneo, si pone come punto di riferimento per il fianco sud della NATO. L’esercitazione ha mirato a consolidare la capacità delle Forze Armate di pianificare e condurre operazioni interforze e multinazionali, rafforzando al contempo la prontezza operativa e l'integrazione tra i diversi domini: terrestre, marittimo, aereo, spaziale e cibernetico.
Parola d’ordine 2024: “deterrenza”
La peculiarità della Joint Stars risiede nella sua capacità di simulare scenari complessi di difesa collettiva e gestione delle escalation. L’esercitazione si è basata su un’operazione fittizia denominata “Esmeralda Defender”, nella quale il combined joint task force (CJTF), comandato dal generale di squadra aerea Achille Fernando Cazzaniga (foto), ha dovuto respingere l’invasione simulata di un aggressore, “Trinacrium”, contro un Paese alleato, “Carbonium”. Questo scenario, che ha incluso anche la presenza di un gruppo armato con ambizioni etniche, il “Temis Liberation Army”, ha riprodotto fedelmente le sfide odierne di sicurezza.
Con circa 600 partecipanti, tra militari delle Forze Armate italiane e studenti di prestigiose università come la Sant’Anna di Pisa, la LUISS, la LUMSA e l’Università di Genova, la Joint Stars 2024 ha testato l’abilità dei comandi di operare in ambienti multi-dominio.
L’esercitazione, condotta interamente in inglese, ha permesso di applicare metodologie e procedure NATO, confermando il contributo attivo e consapevole dell’Italia alla stabilità regionale e internazionale.
La Joint Stars è una command post exercise (CPX), che alterna, negli anni pari, esercitazioni a livello di comando e, negli anni dispari, esercitazioni sul campo LIVEX (live exercise). Questo approccio ciclico consente di ottimizzare la formazione dei comandi e verificare i piani di difesa, garantendo una costante interoperabilità tra le Forze Armate nazionali e quelle alleate.
L’evento ha visto la partecipazione di ufficiali provenienti da Paesi NATO come Stati Uniti, Francia e Polonia, ma anche da nazioni partner del Mediterraneo meridionale come Algeria, Tunisia ed Egitto.
Questa dimensione multinazionale testimonia l’importanza dell’Italia come ponte tra l’Europa e il Mediterraneo.
Durante il distinguished visitors day, il capo di stato maggiore della difesa, generale Luciano Portolano, ha sottolineato il valore deterrente della JOST24: “Attraverso questa esercitazione, siamo in grado di tradurre le linee guida politico-militari in operazioni concrete, garantendo sicurezza e stabilità”.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante del COVI, ha aggiunto: “Interforze, multi-dominio e integrazione sono le parole chiave per affrontare le sfide attuali e future.”
La Joint Stars 2024 si conferma un elemento centrale per la strategia di difesa italiana e NATO, contribuendo in modo decisivo alla deterrenza collettiva e alla capacità di risposta alle crisi.
Per l’Italia l’esercitazione non è solo un test delle capacità operative, ma anche una dimostrazione concreta della volontà di essere un partner affidabile e – auspichiamo – sempre più proattivo all'interno dell'Alleanza Atlantica.
Immagini: Difesa Online / ministero della Difesa