I tedeschi “resistono” agli ucraini

(di Tiziano Ciocchetti)
17/09/22

Quando il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha incontrato il cancelliere tedesco Scholz, ai primi di settembre, ha preteso che la Germania consegnasse all’Ucraina, oltre i semoventi d’artiglieria PzH-2000, anche MBT moderni. “Anche i carri armati da combattimento devono essere consegnati a noi. Ci aspettiamo che gli Stati Uniti ci forniscano carri armati Abrams e dalla Germania ci aspettiamo i Leopard 2 (magari i Leopard 2A7V, NdA). Questi sono i moderni carri armati di cui l'Ucraina ha bisogno sul campo di battaglia", ha affermato Chmyhal.

Tuttavia Berlino non intende consegnare carri armati alle forze ucraine impegnate contro i russi. Infatti la Germania preferirebbe fornire all'esercito ucraino un equipaggiamento che conosce bene. Da qui l’iniziativa che mira a sostituire gli equipaggiamenti di origine sovietica consegnati dai paesi membri della NATO all'Ucraina con armi di fabbricazione tedesca. Ne hanno beneficiato la Repubblica ceca, la Grecia (circa 40 IFV Marder sono stati inviati per sostituire i BMP-1 consegnati a Kiev), la Slovenia e, più recentemente, la Slovacchia. È così che, ad esempio, l'esercito ceco è stato in grado di scambiare i suoi carri armati T-72 con i più moderni Leopard 2A4, prelevati dalle scorte della Bundeswehr.

Allo stato attuale nessun paese della NATO ha fornito MBT agli ucraini, nonostante questi abbiano già ricevuto piattaforme sofisticate come i lanciarazzi HIMARS, i semoventi PzH-2000 e Caesar. Insomma, gli ucraini sono stati abituati bene e quindi pretendono sempre di più per combattere la guerra della NATO contro la Russia.

Le decisioni inerenti alle cessioni di armamenti, ad un altro paese, non vengono prese in ambito NATO ma sono determinate da ogni singolo stato.

Ovviamente Kiev, per mezzo del proprio ministro degli esteri, Dmytro Kuleba, reagisce con veemenza, dichiarando che “nessun argomento razionale può spiegare perché questi carri armati (Leopard 2, NdA) non possono essere forniti, solo scuse e paure astratte", aggiungendo poi di ricevere "segnali deludenti" dalla Germania.

Comunque sia, nessun carro armato Leopard 2 compare nell'ultimo elenco di equipaggiamenti che Berlino si prepara a fornire all'esercito ucraino.

Il ministro della Difesa tedesco, Christine Lambrecht, ha tenuto a precisare, lo scorso 15 settembre, che “queste consegne non indeboliranno le forze armate tedesche. Siamo ancora in grado di difendere l'Alleanza e il Paese ed è importante per me che i nostri alleati sul fianco orientale possano contare sul fatto che manterremo le nostre promesse”.

Il corpo corazzato dell’Esercito tedesco può schierare 5 battaglioni operativi, ognuno con in forza 44 carri, tra Leopard 2A6 e A7. L’obiettivo è quello di avere, per il prossimo anno, un altro battaglione operativo (328 MBT totali).

Foto: Bundeswehr