Il ministro delle Forze Armate francesi, Florence Parly, ha sottolineato l’importanza per la Nazione di poter disporre di sottomarini in grado di lanciare missili da crociera.
Il 20 ottobre 2020, infatti, il Suffren, il primo della serie di sei sottomarini d'attacco a propulsione nucleare (SSN) del programma Barracuda, ha completato con successo il lancio di prova di un missile da crociera navale MdCN (Missile de Croisière Naval), SCALP NAVAL, al centro di prova missilistico in mare DGA a Biscarrose.
Florence Parly commentando questo successo ha dichiarato che “per la prima volta un sottomarino francese ha lanciato un missile da crociera. Questo successo conferisce alla nostra Marina una nuova capacità strategica e la colloca tra le migliori al mondo. Questa nuova arma è una vera svolta, il risultato di anni di sforzi e investimenti, consentiti dalla legge sulla programmazione militare 2019-2025. Voglio congratularmi con tutti - nella Marina, nella DGA e nell'industria - che hanno reso possibile questo licenziamento. Fino ad ora, la forza sottomarina francese poteva colpire sottomarini e navi di superficie. D'ora in poi, può distruggere infrastrutture terrestri pesanti a lungo raggio".
Questo successo segna una tappa fondamentale nelle prove del Suffren in vista della sua qualificazione finale da parte della DGA. Il nuovo sottomarino entrerà quest'anno in servizio attivo.
Con una gittata massima di circa 1.400 km, il MdCN è adatto a missioni contro infrastrutture di alto valore strategico.
Dopo le fregate multi-missione (FREMM), gli SSN della classe Suffren sono le prime navi francesi ad essere equipaggiate con questa capacità di attacco in profondità (deep fire).
La capacità di schierare l'MdCN dai sottomarini mantiene la minaccia costante e non rilevata di un attacco dal mare contro obiettivi nemici situati nell'entroterra e aumenta in modo molto significativo la capacità di penetrazione delle forze francesi nei teatri operativi.
Inoltre il nuovo sottomarino ha sperimentato con successo anche il lancio del missile antinave SM-39 EXOCET, accreditato di una gittata massima di 50 km con una testata di guerra di 165 kg.
Il successo di questi lanci Exocet SM39 e MdCN dimostra ancora una volta la padronanza di MBDA nei lanci di missili da sottomarini. Questa capacità rimane appannaggio di poche marine al mondo e contribuisce a tutelare gli interessi strategici della Francia senza dover fare affidamento su altre nazioni.
A tal proposito il governo italiano dovrebbe valutare l’ipotesi di dotare di queste capacità anche i prossimi 4 sottomarini U-212 NFS, di cui due già finanziati, che la Marina Militare dovrà acquisire nel prossimo futuro. Leonardo partecipa con il 25% di quota a MBDA, non dovrebbe essere difficile quindi poter equipaggiare anche i futuri battelli della Marina con i missili antinave EXOCET, viste anche le gravi difficoltà riscontrate con l’installazione del missile TESEO Mk-2/A sulle unità della flotta italiana.
Foto: MBDA / Ministère des Armées