GBU-38 anche per i Reaper, non solo americani

(di Tiziano Ciocchetti)
05/09/18

Si è recentemente appreso che gli UCAV General Atomics MQ-9A Reaper del 432nd Wing, di stanza in Nevada, hanno impiegato, per la prima volta in una missione di combattimento le bombe a guida satellitare GBU-38.

I Reaper sono da tempo omologati per l’impiego delle bombe guidate GBU-38/B JDAM da 253 kg – possono trasportarne fino a un numero di quattro – ma non si aveva ancora avuto alcuna informazione circa il loro utilizzo contro obiettivi reali, in quanto fino ad oggi gli interventi degli aeromobili a pilotaggio remoto erano stati effettuati con l’impiego dei missili a corto raggio AGM-114 Hellfire e le bombe a guida laser GBU-12/B da 295 kg (sembrerebbe che il battesimo del fuoco di questa configurazione sia avvenuto nel conflitto siriano, nel corso dell’operazione Inherent Resolve del 2014 contro i miliziani dello stato islamico).

Appare probabile che, dopo il via libera da parte del Congresso circa la possibilità di armare gli UCAV dell’Aeronautica Militare italiana, anche i Reaper del 32° Stormo potranno essere ottimizzati all’impiego delle Joint Direct Attack Munition con guida GPS.

(foto: U.S. Air Force)