“Fido robotizzato”: come i cani robot entrano nel mondo militare

(di Tiziano Ciocchetti)
17/11/20

Il 10 novembre scorso, nella base Tyndall dell’USAF, in Florida, si è testato un UGV (Unmanned Ground Vehicle) semi-autonomo da parte del 325ᵗʰ Security Forces Squadron. La peculiarità del programma è che l’UGV ha le sembianze di un cane. Fin dall’antichità questi animali hanno aiutato l’uomo nelle attività militari, tra cui quella di sorvegliare gli accampamenti.

Nel corso dell’ultimo anno, la Tyndall Air Force Base e il 325ᵗʰ Security Forces Squadron hanno collaborato con la Ghost Robotics per sviluppare un sistema capace di implementare la sicurezza della base. Proprio l’installazione in Florida sarà una delle prime basi dell’USAF ad utilizzare “cani robot semi-autonomi” per supportare il personale incaricato della sicurezza.

Nel corso dei test gli UGV hanno dimostrato le proprie capacità di fronte al maggior generale Tom Wilcox, comandante dell’Air Force Installation and Mission Support Center.

Da evidenziare il fatto che, pur se questi UGV hanno sembianze di canidi non li sostituiranno completamente.

Il loro impiego ottimale è nelle attività di pattugliamento del perimetro, liberando così le altre risorse umane per impieghi che necessitano di una presenza fisica.

“Questi cani robot saranno utilizzati come moltiplicatori di forza per una maggiore consapevolezza della situazione pattugliando aree che non sono accessibili per gli esseri umani e veicoli”, ha dichiarato il comandante del 325ᵗʰ Security Forces Squadron.

“Saremo in grado di vedere esattamente ciò che il cane robot sta rilevando attraverso la sua fotocamera mobile e la piattaforma di sensori, se lo desidera, saremo anche in grado di emettere comandi verbali a una persona o a persone attraverso una trasmittente collegata ai robot. Saranno un'ulteriore aggiunta di occhi e orecchie e, contemporaneamente, elaboreranno una grande quantità di dati inerenti i punti strategici della Tyndall Air Force Base”.

Anche l’Esercito Italiano sta compiendo passi significativi in questa direzione, lanciando nel 2019 il progetto Prometeo, volto alla razionalizzazione delle attività di innovazione e di sviluppo capacitivo di lungo termine.

A tal proposito si è svolta dal 27 al 29 ottobre 2020 (video in basso), presso la Scuola di Fanteria di Cesano, la Capability Spotlight sui Robotics and Autonomous Systems (RAS). Tale attività ha visto coinvolte 18 tra industrie, università e centri di ricerca (tra cui Leonardo, Rehinmetall, Qinteq, le Università di Udine e Padova, il Politecnico di Bari e il NATO Modelling & Simulation Center of Excellence)

Inoltre, ha suscitato particolare attenzione la Dynamic Display, nel corso della quale si è sviluppato il concetto di operazione warfighting in un contesto urbano degradato con outlook post 2035 che ha consentito di ricavare le risultanze preliminari dall’integrazione human-machine e di evidenziare le opportunità derivanti da tale sinergia.

L’obiettivo è quello di sfruttare tecnologie nel campo dei sistemi unmanned per integrarli con software di intelligenza artificiale in una rete digitalizzata.

Immagini: U.S. Air Force / Difesa Online