Eppur si spara

(di Tiziano Ciocchetti)
30/09/20

A quanto pare, se qualcuno viene sorpreso a pescare nelle nostre acque territoriali, gli si chiede di fermarsi ma se invece di obbedire cerca di scappare (e magari pure di speronarti) allora si può ricorre alle maniere forti. È quello che è successo oggi a 9 miglia al largo delle coste dell’isola di Lampedusa.

Un peschereccio battente bandiera tunisina è stato colto a pescare nelle acque territoriali italiane da una motovedetta della Guardia di Finanza, la quale ha intimato all’imbarcazione di fermarsi per i controlli di rito. Il Mohamed Anmed, questo è il nome del peschereccio tunisino, invece di obbedire all’ordine delle autorità ha cercato di fuggire verso le acque internazionali, mettendo in atto manovre che lo hanno portato a speronare l’imbarcazione delle Fiamme Gialle.

I militari si sono lanciati all’inseguimento del peschereccio sparando numerosi colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio per bloccarne la fuga, successivamente le Fiamme Gialle sono riuscite ad abbordarlo e a salire a bordo.

Il comandante è stato arrestato e condotto a Lampedusa dove l’imbarcazione tunisina è stata posta sotto sequestro.