Entra nel vivo l’esercitazione Chesapeake 2018: francesi e americani sopra (e sotto) allo stesso ponte di volo

(di Matteo Acciaccarelli)
17/05/18

Dopo l’annuncio avvenuto a dicembre scorso, in questi giorni è entrata nel vivo l’esercitazione Chesapeake 2018 che vede coinvolte la U.S. Navy e la Marine Nationale. La Marina francese, è presente con circa 350 uomini, 12 Rafale M e 1 E-2C Hawkeye, imbarcati a bordo della portaerei statunitense USS George H.W. Bush.

A bordo della più recente delle unità della classe Nimitz, alcuni piloti francesi avranno la possibilità di ottenere la Carrier Qualification, altri di mantenerla. Questo perché l’unica portaerei in forza alla marina francese, la Charles de Gaulle, è ferma per un ciclo manutentivo che la terrà lontana dal mare per 18 mesi. Questa manutenzione, obbligatoria ogni 10 anni, se da un lato lascia la Marine Nationale senza la sua portaerei (unica insieme a quelle americane ad avere la catapulta per il lancio di aerei dal ponte di volo, ndr) dall’altro permette di addestrarsi fianco a fianco con il principale alleato della NATO.

L’esercitazione permetterà agli equipaggi francesi e a quelli americani di migliorare l’interoperabilità durante le operazioni, anche perché i Rafale e l’Hawkeye francese parteciperanno attivamente alle missioni addestrative che si svolgeranno a, circa, 100 miglia nautiche di distanza da Norfolk. In pieno Oceano Atlantico i Rafale, decolleranno assieme agli F/A-18E Super Hornet per svolgere operazioni sia di difesa dello spazio aereo sia di attacco a terra, guidati dagli Hawkeye statunitensi e francesi. Un passo avanti importantissimo rispetto all’ultima volta che i Rafale erano stati imbarcati, nel 2008, sulla USS Harry S. Truman, dove avevano svolto solamente decolli e appontaggi per mantenere la Carrier Qualification.

La prima fase di questa lunga esercitazione, che durerà circa due mesi, si è svolta ad aprile presso la base aerea Oceana della U.S. Navy dove gli equipaggi francesi hanno svolto addestramenti tattici e si sono preparati per essere imbarcati a bordo della USS George H.W. Bush. Qui, nei giorni scorsi, si sono prima svolte le Carrier Qualification per poi lasciare spazio alle missioni esercitative vere e proprie, che dureranno fino alla fine del mese di maggio.

Per la Marine Nationale e la U.S. Navy il compito sarà quello di dimostrare sia l’interoperabilità delle due marine sia la capacità di saper integrare in tutto il Carrier Air Wing americano con quello francese. Le difficoltà non saranno tanto durante le missioni addestrative quanto nelle operazioni che si svolgeranno sul ponte della portaerei e negli hangar in fase di manutenzione dei velivoli: i tecnici delle due marine dovranno confrontarsi tra di loro andando a conoscere i mezzi a disposizione a livello tecnico-manutentivo, mentre gli operatori del ponte di volo dovranno confrontarsi con gli scarichi del Rafale che, a differenza del Super Hornet, puntano verso il basso. L’abitudine di abbassarsi sotto gli scarichi del aereo statunitense dovrà essere modificata per il Rafale, in modo tale da evitare il calore sprigionato dal motore Snecma M-88.

(foto: U.S. Navy)